Gravidanza

Gravidanza, la dieta giusta per evitare malattie congenite al bambino

 

La nutrizione della mamma, durante la gravidanza, gioca un ruolo importantissimo anche nello sviluppo fetale e del bambino, quindi problemi nutrizionali possono essere associati a difetti congeniti e patologie pediatriche: zuccheri, acido folico, vitamine hanno un impatto fortissimo sulla salute del feto quindi del nascituro. Ecco i consigli emersi dalla V edizione della “Giornata per la Ricerca” dell’Universita’ Cattolica e della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma.

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alimentazione

Secondo gli ultimi studi le caratteristiche fisico-chimiche dei nutrienti  ingeriti dalla mamma svolgono una azione sulle cellule e sul DNA del bambino. La ricerca studia come i fattori nutrizionali possano agire sullo sviluppo del feto e del bambino, portando a malformazioni congenite e disturbi della crescita. Per esempio, la carenza di acido folico nella dieta, durante le prime fasi della gravidanza e nel periodo immediatamente precedente al suo inizio, e’ associata allo sviluppo di spina bifida nel nascituro. Ecco gli alimenti e i nutrienti da assicurarci durante la gravidanza per scongiurare malattie congenite.

Crescita del feto con le proteine In gravidanza aumenta il fabbisogno di proteine, indispensabili per la crescita del feto. Quali le proteine migliori? “Al contrario di quel che si potrebbe pensare, quelle con il più elevato valore biologico non sono nella carne ma nelle uova, poiché hanno una compatibilità con le proteine umane pari al 100%, più della carne, del pesce e dei latticini, che invece hanno una biocompatibilità dell’80%. Che significa biocompatibilità? Ogni alimento proteico contiene aminoacidi in determinate proporzioni: gli aminoacidi presenti nelle uova hanno le stesse proporzioni degli aminoacidi presenti nell’organismo umano, che quindi non deve compiere alcun ‘lavoro aggiuntivo’ per trasformarli ed adattarli a sé”. E i legumi? Da soli hanno una compatibilità del 40%, che sale all’80% circa se vengono abbinati ai cereali integrali. Anche i semi oleosi possono costituire una discreta fonte proteica nonostante abbiano una biocompatibilità minore: mandorle, nocciole, noci, pistacchi, accompagnati da qualche galletta di riso integrale, possono costituire uno spuntino ideale, perfetto anche per chi soffre di nausee.

aminoacidi

La stessa esigenza si presenta per i sali di calcio e fosforo necessari alla formazione dello scheletro e per il ferro indispensabile nella formazione dei globuli rossi del sangue. Una somministrazione inadeguata provocherebbe gravi carenze soprattutto alla madre (decalcificazione, anemie) perché il feto toglierebbe dalle sue riserve tutto quanto gli serve.

Si ricorda che il calcio e il fosforo abbondano nel latte, nei latticini e nelle uova; il ferro è contenuto soprattutto nel fegato di animali, nei legumi e nel tuorlo d’uovo, nonché nella frutta secca. E’ importante provvedere ad una adeguata introduzione di liquidi ed anche sali minerali, specie nei casi di iperemesi gravidica.

Il fabbisogno di vitamine aumenta, specie la A e la D in stretto rapporto all’aumentato fabbisogno di calcio e fosforo. La necessità di vitamine del gruppo B aumenta invece in relazione all’aumento dell’apporto calorico glucidico. Per quanto riguarda la forma di somministrazione delle vitamine, è preferibile assumerle per via normale, cioè tramite alimenti, anziché sotto forma di preparazioni farmaceutiche. Le vitamine abbondano nella frutta e nella verdura cruda, nonché nei cereali integrali e nei prodotti comunque non raffinati.

La quota lipidica, cioè i grassi, non subisce in gravidanza variazioni particolari in senso quantitativo rispetto alla norma (1 g/kg di peso corporeo); la loro presenza tra l’altro è necessaria perché “veicoli” nell’assorbimento di alcune vitamine liposolubili (A, D, E, K), che sono di particolare importanza.

I glucidi, infine, sono in genere più graditi dalla gestante, ma sono anche i maggiori responsabili dell’eccessivo aumento di peso. Il loro fabbisogno aumenta con l’avanzare della gravidanza parallelamente all’aumento di dispendio energetico che la gestazione comporta, ma anche in funzione del livello di attività fisica e lavorativa della gestante.

Per la stessa ragione per cui gli alimenti influenzano la salute del nascituro, in gravidanza è bene cessare del tutto il consumo di alcol e smettere di fumare.