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Si era difeso dicendo che era morta per imitare Peppa Pig: è stato lui ad uccidere la figlia di 6 anni

 

L’accusa per lui era pesante: omicidio e atti di crudeltà nei confronti di Ellie, sua figlia, trovata morta all’età di 6 anni in casa, nel 2013, col cranio fracassato. Lui,  Ben Butler, un padre 36 enne si era difeso dicendo che si trattò di un tragico incidente mentre la bimba, imitando il suo cartone preferito Peppa Pig, si era buttata di testa, cadendo dal letto e riportando la frattura del cranio. Oggi la sentenza.

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Continua a proclamarsi innocente Ben Butler dopo la sentenza di oggi che lo vede condannato a 23 anni di carcere per l’uccisione di sua figlia Ellie, morta nel 2013 a Sutton, a sud di Londra, uccisa a calci e pugni in un momento feroce di rabbia di suo padre, mentre al bimba era sola a casa con lui e un altro bambino. A quell’epoca Butler, era disoccupato e trascorreva i pomeriggi in casa con la bambina, mentre sua moglie, 36 anni, lavorava a Londra come graphic designer.

Police-photo-of-Ben-Butler“Non bisognerebbe mai più essere liberato, per un gesto simile” ha detto il giudice. Cinque anni per le accuse di atti di crudeltà nei confronti della bambina e 42 mesi a sua moglie Jennie Gray, madre della piccola Ellie: qualche mese prima della morte, la bimba riportò una frattura alla spalla e non la fecero curare. “E’ stato un tragico errore, un tragico errore, un tragico errore” dichiarò Gray, agli investigatori, il giorno della morte della bimba. Ellie, già nota ai servizi sociali, era stata sottratta alla coppia, ma dopo 11 mesi di battaglie legali i servizi sociali restituirono la piccola alle cure della sua mamma e del suo papà.

Ben-Butler

“Che mi condannino pure –  ha detto Butler al suo avvocato, dubito dopo la sentenza – Combatterò in appello per dimostrare quale torto mi stanno facendo”. Dalle ricostruzioni degli investigatori e dalle indagini, Butler è apparso un padre padrone, un marito violento, che teneva in stato di sottomissione anche la moglie. La coppia aveva tentato di coprire la fine tragica della loro figlia , architettando un falsa ricostruzione per distruggere le prove e far apparire l’omicidio come un banale incidente domestico. La bambina era morta da due ore quando la coppia si decise a chiamare il servizio di pronto soccorso.