I cibi afrodisiaci hanno origini antiche. La loro origine viene affidata alla Francia, in particolare al periodo godereccio delle ‘favorite’. E proprio dalla Francia vengono alcune ricette afrodisiache come i ‘filetti di sogliola alla Pompadour’. Ma l’associazione tra cibo e piacere carnale, non è tipica di oltre Alpe, ma legata soprattutto a credenze religiose. In antichità infatti si pensava che ad esempio, mangiare carne, accendesse il desiderio e quindi si evitava di servirla alle giovani donne. Dicerie? Non lo sappiamo. Certo è che se una braciola fosse veramente un cibo afrodisiaco, molte donne non servirebbero altro ai loro mariti!
Di sicuro c’è che dietro ai cibi afrodisiaci esiste un intero mondo di ricette afrodisiache e elisir che si spera possano aumentare il desiderio femminile e, soprattutto maschile. In molti paesi esiste l’usanza di mangiare il membro degli animali, così da ingerire una grande quantità di testosterone. Tra i cibi afrodisiaci più famosi, su questo stile, ci sono le rinomate ‘palle di toro’. Sembra che i toreri che riuscivano a uccidere il toro e quindi a gustarne le parti intime, cucinati con tradizionali ricette afrodisiache, trascorressero notti insonni con le loro donne. E non a giocare a carte. Anche in oriente esiste il culto dei cibi afrodisiaci. Alcuni ristoranti hanno fatto del membro di bue il loro piatto forte. E non mancano i clienti. Che sia un effetto Placebo? Può essere. Il discorso è che il sesso è molto legato all’immaginazione e alla fantasia mentale. E’ un po’ difficile quindi dare una spiegazione scientifica alla natura dei cibi afrodisiaci. Ma possiamo ricordarne un paio.
L’anice
Tra i tanti cibi afrodisiaci ricordiamo l’anice. Non lo sapevate? L’anice è uno dei cibi afrodisiaci per eccellenza. Fina dai tempi dei romani, masticare semi di anice sembra rinvigorisca di molto il desiderio sessuale dell’uomo. Per parlare di cibi più raffinati, possiamo ricordare il tartufo. Soprattutto quello bianco. Nel tartufo bianco c’è un’alta concentrazione di androstenediolo, un ormone molto potente che sembra garantire l’interesse verso l’altro sesso. Ecco, vedete che una spiegazione scientifica alla fine c’è? Addirittura la capacità afrodisiaca del tartufo bianco è stata confermata da una ricerca del CNR che certifica che questo fungo ha un odore con una concentrazione di questo ormone talmente alta da garantirne l’efficacia. Insomma i cibi afrodisiaci sembrano funzionare. E stasera a cena? Spaghetti al tartufo e dolce all’anice, naturalmente!
Ma la volte una ricetta veloce per la vostra cenetta afrodisiaca? I crostini con uva e bottarga (altro cibo afrodisiaco). Per prepararli dovrete avere a disposizione l’uva bianca, la bottarga e del cipollotto fresco. Ovviamente non può mancare una buona dose di olio piccante. Cucinare questi crostini è semplicissimo. tagliate la bottarga a fettine fini, tostate il pane nel forno caldo, e alternate sulle fettine tostate una fetta di bottarga, una chicco di uva tagliato a metà, una spolverata di cipolla fresca tagliata fine e l’immancabile olio al peperoncino… Poi fateci sapere…