E due. Già nel 2015 a Torrevecchia inaugurò il primo nido notturno di Roma, aperto 24 ore su 24. Adesso il bis: un asilo privato di ponte Milvio resta aperto anche la sera. A partire da venerdì 20 ottobre, e per tutti i venerdì, i piccoli potranno tornare al nido dalle 19.30 alle 23.30. Come riporta il Messaggero, un’ottima notizia per i genitori che vogliono concedersi una libera uscita ma non hanno a disposizione i nonni ai quali lasciare i piccoli o non vogliono fare ricorso alla baby sitter. L’asilo di via Castelnuovo Di Porto sarà aperto a tutti i piccoli, dai 12 mesi ai 6 anni, per un massimo di 20 bambini: basterà prenotarsi al costo di 30 euro. E dal secondo fratello in poi si paga la metà. “L’idea – spiega Elena Marchetti, titolare della struttura – è nata per dare la possibilità ai genitori di ritrovare del tempo per sé, affidando il proprio figlio agli educatori che già di giorno, normalmente, si occupano di lui o di lei. Quest’iniziativa è nata per andare incontro alle loro esigenze. Negli anni molti genitori ci hanno chiesto aiuto con delle babysitter per poter uscire di sera di tanto in tanto, anche solo per una serata al cinema o al ristorante”. (Continua dopo la foto)
Una possibilità che ora può diventare realtà. Cosa faranno i piccoli mentre mamma e papà se la spassano un po’? Anche se nasce come iniziativa per rispondere alle esigenze dei genitori, l’idea dell’asilo serale è anche un divertimento per i più piccoli: ogni venerdì l’asilo nido sarà aperto e i bambini potranno stare alzati un po’ più a lungo, con l’approvazione di mamma e papà. Le educatrici organizzeranno giochi di gruppo, laboratori, perfino dei veri e propri pigiama party. (Continua dopo le foto)
Insomma, sarà una serata speciale anche per i bambini, che torneranno poi a casa con i propri genitori per la nanna. L’idea ha già riscosso molto successo e le richieste pervenute all’asilo di via Castelnuovo di Porto, a Roma, sono numerosissime. Anche se l’apertura serale è un’iniziativa che si sta diffondendo, non sono ancora molte le scuole che l’hanno adottata. Altre esperienza simili sono nata in Lombardia.
