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Bonus bebé, più soldi per i nuovi nati. Ecco le cifre, fino a 320 euro

 

Per far fronte al brusco calo delle nascite, il ministero della Salute propone nuovi aiuti a chi un figlio già ce l’ha e al bambino appena nato. Un bonus bebé con rinforzo per ridurre il problema delle spese che un figlio comporta al punto da far programmare di non avere un figlio. Secondo i dati di Istat, ancora provvisori ma con alta probabilità di essere confermati, le nascite nel nostro Paese nel 2015 sono state  488mila. Circa il 20% dei bambini sono figli di coppie immigrate nel nostro Paese. Nel 2010 il dato era di 561mila.

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DEYPHA Dummy on euro hundred, symbolic photo care money, Schnuller auf Hundert-Euro-Schein, Symbolfoto Betreuungsgeld

Bonus bebé: come funziona oggi Il bonus bebè oggi e fino al 2017 è riconosciuto ai nuclei familiari che hanno un Isee inferiore a 25mila euro all’anno e a quelli che lo hanno più basso di 7mila. I primi ricevono 80 euro al mese (960 all’anno) per ogni figlio, i secondi 160 euro (1.920 all’anno).

Come funzionerà Il ministro Beatrice Lorenzin ha fatto due progetti, uno meno costoso per lo Stato e uno più impegnativo, quasi da Paese nord europeo. Nella prima ipotesi viene raddoppiata la quota mensile per il primo figlio, portandola cioè ad una cifra che sarà doppia rispetto a quella attuale, variabile da 160 e a 320 euro al mese a seconda della soglia di Isee. Dal secondo in poi l’aiuto non resta lo stesso, come avviene adesso: alle famiglie andranno rispettivamente da 240 a 400 euro. Inoltre, nel progetto del ministero, c’è l’intenzione di allungare la validità della misura. Al momento il bonus è previsto per i bambini nati dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre del 2017, nel “progetto Lorenzin” la durata è portata fino al 2020. Se entrerà in vigore il nuovo regime, a coloro che hanno fatto un figlio prima del 2015 e ne hanno un altro nel periodo di validità del contributo viene riconosciuta la cifra mensile più alta.

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Il secondo e più impegnativo progetto per le casse dello Stato prevede di alzare la soglia massima Isee a 30mila euro all’anno, anziché 25 mila, cosa che ammetterebbe al contributo molte più coppie, almeno altre 60mila. Inoltre si prevederebbe un sostegno molto importante per chi ha un indicatore della ricchezza sotto i 7mila euro. Si darebbero 320 al mese per il primo figlio e 480 per il secondo, con una misura che diventerebbe di sostegno alla povertà.