Il piccolo, completamente terrorizzato, ha tentato di liberarsi, ma poi è stato trascinato sulla macchina della polizia e portato via.
E così un bimbo di appena 10 anni, mentre stava seguendo le lezioni a scuola, è stato prelevato forzosamente da parte della polizia, per essere portato al padre che ne era diventato affidatario esclusivo in base ad una sentenza del giudice. L’azione, che ha destato tantissime polemiche, è stata ripresa con un telefonino e mandata in rete.
Il primo a chiedere che venga fatta luce sulla vicenda è il presidente del Senato, Renato Schifani: “Quelle immagini – ha dichiarato – hanno creato indignazione e sgomento in tutti noi italiani. Comportamenti come quello al quale abbiamo assistito meritano chiarimenti ed eventuali provvedimenti”. Seguito a sua volta da Fini, il quale chiede che il “Governo riferisca in Parlamento” conoscere le opinioni delle diverse parti coinvolte e prendere decisioni in merito al da farsi.
Intanto, il papà delle mamma, il nonno, ha dichiarato ai microfoni di Tgcom24 che nella casa famiglia in cui lo hanno sistemato “è rinchiuso con un cordone formato da persone che, quando vedono arrivare qualcuno della famiglia materna, chiamano la questura impedendo qualsiasi collegamento. Ieri sera è andato lì il pediatra, dopo aver visto le immagini del bambino trascinato via in quel modo, per visitarlo. Glielo hanno impedito. Ancora oggi non sappiamo come sta, dopo quello che è accaduto”.
Al dolore si associa la madre disperata del piccolo che a “Mattino Cinque” dice: “Sono andata nella struttura nella quale è stato portato mio figlio, ma mi hanno impedito di vederlo. Ero con il pediatra e ho chiesto che il bambino venisse visitato perché, visto il modo barbaro con il quale è stato trascinato via da scuola, aveva sicuramente riportato qualche trauma. Ma soprattutto volevo accertarmi del suo stato psicologico. Non mi è stato permesso”.
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