Storie di vita

Bimba di 4 mesi rischia di morire per una pertosse

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Torniamo ancora oggi ad occuparci di vaccini e di malattie. L’occasione ci è purtroppo fornita dalla brutta disavventura di una mamma di 35 anni, Chiara P., e della sua bimba di 4 mesi, che tossiva di continuo ma – a causa della mancanza di febbre e altri disturbi – non aveva inizialmente dato particolare preoccupazione nei genitori.

Il pediatra, sottovalutando probabilmente i sintomi, aveva consigliato applicazioni di aerosol con cortisone e antibiotico. Tutto rispettato dai genitori che, però, giorno dopo giorno assistevano all’aggravarsi delle condizioni della piccola.

Il destino della mamma e della figlia cambia quando Chiara guarda sul web un video con una donna australiana che ritrae il figlioletto mentre subisce un attacco di pertosse: un video accompagnato dall’invito alla vaccinazione, visto e considerato che con una simile precauzione si sarebbe potuta evitare tutta quella sofferenza.

A quel punto Chiara si è resa conto che la malattia della sua figlia poteva essere pertosse. E infatti, una volta tornata dal pediatra, la diagnosi non ha lasciato dubbi: la piccola era affetta proprio da pertosse, una malattia molto infettiva che, purtroppo, nei più piccoli può essere anche mortale.

Sul quotidiano Il Messaggero Chiara ha modo di esporre tutto il suo sfogo, ricordando che la bimba non si è ammalata perché non è stata vaccinata, ma perché altri bambini non sono stati vaccinati e l’hanno dunque contagiata. In altri termini la pertosse, che poteva essere debellata con un elevato tasso di copertura delle vaccinazioni, sta tornando a diffondersi in maniera prepotente, mettendo a rischio la vita dei più piccoli. La bimba aveva infatti ottenuto la somministrazione del vaccino esavalente, ma era stata giudicata ancora troppo piccola per poter far fronte al secondo richiamo. “E così io che ho scelto di proteggere i miei figli –afferma Chiara – non sono riuscita ad arrivare al quinto mese per fare il richiamo e garantirle la protezione al 100% perché nel frattempo mia figlia è stata contagiata”.