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Bambini troppo sensibili, 5 regole per i genitori

 

Percepisce più degli altri quello che succede intorno a lui, rimanendo spesso impigliato in emozioni e sensazioni forti che lo potrebbero rendere insicuro e talvolta perfino aggressivo, avverte i bisogni altrui, condivide spontaneamente giochi e caramelle con gli altri: se riconoscete vostro figlio in questo profilo, benvenuti nel club dei bambini ipersensibili. I bambini sensibili hanno una marcia in più ma come aiutarli a far sì che la loro sensibilità non si ritorca contro e li faccia soffrire troppo, togliendo loro fiducia e autostima? “Innanzitutto i bambini ipersensibili vanno accettati. Far sentire un bambino di essergli grati per come è fatto è la cosa più importante per farlo star bene. Ma come gestirli? Ecco alcuni consigli per i genitori.

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1 Fate i genitori e non gli amici Una madre che trasforma la figlia in un’amica e una confidente sta violando lo spazio personale del figlio, che si ritrova caricato dei problemi dei genitori e di un compito superiore alle sue forze. In questo modo i bambini perdono la leggerezza infantile e la familiarità dei coetanei. Inoltre i genitori che vogliono essere amici dei figli li defraudano di una madre e di un padre. I genitori devono avere il coraggio di occupare il posto che spetta loro. Solo così possono proteggere il figlio,  fornirgli sostegno e farlo crescere sicuro di sé.

2 Limiti e regole certe Quello che ci vuole per crescere bambini sicuri di sé, soprattutto se sono ipersensibili, è un sistema di regole chiare che diano loro dei limiti giusti e proporzionati alla loro età. Se un genitore continua a cedere alle richieste del figlio, per esempio sull’ora di andare a letto, non fa del bene al piccolo; anche se all’inizio sembrerà contento di averla sempre vinta, alla lunga il bambino soffrirà: avere genitori deboli e sottomessi fa sentire fragili e insicuri.

 

3 Aiutateli a fare da soli In molte cose i bambini hanno bisogno dei genitori perché ancora non sanno regolarsi, ad esempio non sanno che mangiando troppe caramelle poi potrebbero stare male, ed è giusto che il genitore intervenga. Ma a mano a mano che i bambini crescono i loro limiti si allargano e i genitori, standogli vicino e osservandoli, devono capire quando possono fare da soli. Gli adulti violano spesso i loro limiti in buona fede: ad esempio davanti a un piccolo che sta provando ad allacciarsi da solo le scarpe, alcuni intervengono subito, non lasciandogli il tempo per fare da solo: compiono un’ingerenza e generano in lui una sensazione di fallimento e impotenza.

 

Girl being left out

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4 Attenzione a non trasmettergli le vostre ansie e paure Quando si ha un figlio troppo sensibile si è portati ad avere paure e timori per lui. Ma troppe preoccupazioni non faranno altro che indebolirlo. Se volete che cresca sano e forte e sicuro di sé, dovete dargli la massima fiducia e credere totalmente nelle sue capacità. Ad esempio: se una madre al parco vede la figlia arrampicarsi su un gioco e in preda all’ansia le urla “fai attenzione a non cadere”,  finirà per creare nella bimba  così tanta insicurezza che non ci sarà da stupirsi se poi la bimba cadrà davvero.

5 Se si fa travolgere dalle emozioni “salite con lui sulla montagna” I bambini ipersensibili rimangono maggiormente coinvolti in un accadimento. E possono rimanere sopraffatti dalle emozioni che questo può provocare. E’ quindi importante che i genitori li aiutino a prendere le dovute distanze per affrontare meglio le situazioni critiche. Un buon metodo per vedere le cose in modo più oggettivo che soggettivo è quello di “salire sulla montagna”. Ecco come funziona: se un bambino è molto triste dopo un litigio con l’amico, la mamma si siede insieme a lui sulla spalliera del divano, dicendogli “saliamo sulla montagna, e guardiamo che cosa è successo a valle”. Poi la mamma, fingendo di osservare dall’alto la scena del litigio chiede: “Cosa ha detto quel bambino? E quell’altro che cosa ha risposto?”.
In questo modo si insegna al bambino a considerare l’accadimento con obiettività e lontananza, senza per questo sminuire o ignorare gli stati d’animo e le sue emozioni.
La distanza aiuta a non farsi travolgere e ad agire in modo consapevole e sensato.