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Bambini più capricciosi del solito? Siate tolleranti: è la primavera! Come arginare stanchezza e irritabilità

 

Bambini irritabili, capricciosi più del solito? Trovano ragioni per non andare a scuola, dimenticano compiti, libri, giacchini e non hanno voglia di fare niente? Non prendetevela con loro, siate pazienti. Non sono scuse, ma sono affetti dal mal di stagione, una sindrome di primavera che crea, specie sui più piccoli, disagi e sonnolenza. Impariamo a riconoscerne i sintomi.

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sonnoNon solo gli adulti, ma anche i più piccoli subiscono gli effetti del passaggio dall’inverno ai mesi più tiepidi. La cosiddetta mezza stagione che ormai arriva repentina con esplosioni di caldo improvviso, porta con sé intense pollinazioni (un problema per oltre un milione di bambini in tutta Italia), giornate più lunghe con sbalzi termici, repentina alternanza tra sole e pioggia e variazioni dei ritmi biologici (sonno/veglia). E gli effetti sui più piccoli sono più evidenti che sugli adulti.

“Quindi capita che aumenti la stanchezza quando le giornate si allungano, ci sono più ore di luce e ci si aspetterebbe dai bambini più dinamismo e maggiore voglia di correre e di giocare” dicono i pediatri del Bambin Gesù di Roma. “Subentrano  in loro ansia, irritabilità, stanchezza, difficoltà di concentrazione. Questo stato a volte altera la routine del sonno con nervosismo e difficoltà di addormentamento serale che alterano i ritmi sonno-veglia del bambino. Le conseguenze sono senso di affaticamento, difficoltà ad alzarsi al mattino, stanchezza e apatia nelle ore diurne”.

Alcuni studi recenti evidenziano gli effetti che lo sbalzo di temperatura, umidità e ore di luce ha sull’organismo, e di conseguenza sul benessere psico-fisico, di adulti e bambini. In questi ultimi esiste una relazione diretta fra corpo e mente e queste due istanze si influenzano reciprocamente, più di quanto non avvenga nell’adulto, nel quale i processi di razionalizzazione e autocontrollo intervengono a mitigare questa relazione.

In questo periodo dell’anno dovremmo concede al bambino il tempo per adattare il proprio orologio biologico al cambiamento esterno che comunque altera il loro equilibrio:

lasciare loro più spazi dedicati al riposo diurno. Tra un’attività e l’altra, concedere momenti di distensione e di dolce far niente;
saltare qualche volta le attività extrascolastiche che riempiono i loro pomeriggi dopo le ore di scuola: le verifiche si intensificano in questo periodo dell’anno, con un carico emotivo che queste comportano;
– proporre attività rilassanti in alternativa a quelle dinamiche e “adrenaliniche”. Una passeggiata, un gelato, la lettura di un libro o attività di disegno, o qualsiasi altra attività possa indurre una distensione, a seconda dei gusti e delle attitudini del bambino;
fare in modo che vadano a nanna presto, il prima possibile, e a lungo la notte. Con fasi di recupero il sabato e la domenica: meglio una gita in meno e un’ora di sonno in più. Prima di bagni e giornate piene di mare e di sole che attendono i nostri bimbi d’estate