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Bambini, mal di gola e febbricola insistente: è lo streptococco

 

Una febbriciattola di pochi giorni, mal di gola che persiste, ma il bambino continua ad essere inappetente, ad avere le occhiaie e una strana spossatezza che non gli riconosci. Ecco i sintomi giusti che fanno presupporre una infezione che va curata assolutamente con gli antibiotici. E non trascurata.

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Ecco come appare la gola affetta da infezione da streptococco. La faringite streptococcica, detta anche tonsillite da streptococco o mal di gola da streptococco, è un tipo di faringite provocata da una infezione da streptococco di gruppo A. Essa colpisce la faringe e le tonsille causando quelle che comunemente chiamiamo “placche”. I sintomi più comuni sono febbre, mal di gola e ingrossamento dei linfonodi. È la causa del 37% dei mal di gola tra i bambini e del 5-15% tra la popolazione adulta.

Come avviene il contagio La faringite da streptococco è un’infezione contagiosa e si sviluppa attraverso la stretta vicinanza a un individuo infetto.

Come scoprire se è infezione da streptococco Una diagnosi definitiva può essere effettuata sulla base dei risultati di una coltura ottenuta con la raccolta di un tampone faringeo. Tuttavia, questo non è sempre necessario poiché il trattamento può essere deciso sulla base dei sintomi, facilmente riconoscibili. In casi altamente probabili o confermati, gli antibiotici sono utili tanto per prevenire le complicanze quanto per aumentare la velocità di guarigione.

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Come si cura  Se la presenza dello Streptococco è confermata dal tampone, si deve instaurare una terapia antibiotica. Il principio attivo di prima scelta è l’amoxicillina, da assumere per 10 giorni. In alternativa, ci sono le cefalosporine di 2° o 3° generazione, da assumere per 5 giorni. Se invece la faringite è provocata da un’infezione virale, non occorrono terapie perché guarisce da sola.

I rischi se viene trascurato Nella stragrande maggioranza dei casi la faringite da streptococco ha un decorso benigno. Solo in una minoranza di casi può dare complicanze con forme acute, come ascessi tonsillari, con formazione di pus e febbre elevata; in circa 1 caso ogni 100.000, possono insorgere, anche a distanza di tempo ed anche in presenza di sintomi lievi, complicanze di tipo immunologico: una è la patologia reumatica, che può provocare conseguenze anche serie, come insufficienza delle valvole cardiache; l’altra è la glomerulonefrite, una patologia infiammatoria dei reni.