Bambino

Bambini intelligenti? È merito della madre!

bambini

Se conoscete un bambino particolarmente intelligente, è probabile che il merito di questa brillantezza di intenti sia della madre. Stando a un recente studio, infatti, è emerso che circa l’80 per cento dell’intelligenza dei bambini sarebbe attribuibile alla propria madre: l’analisi, effettuata in territorio americano, è stata condotta su un campione di 3.500 bambini dall’età compresa tra i 4 e i 9 anni, ed è stata svolta mediante la somministrazione di un test a entrambe le parti (genitori e figli) al fine di comprendere in che modo i più piccoli riuscivano ad eccellere.

mamma-bimbo

Ebbene, secondo i risultati dell’osservazione, nell’80% dei casi i figli che hanno ottenuto risultati notevoli avevano una madre in grado di fare altrettanto. Le punte di eccellenza contemporanea salivano addirittura oltre il 90% quando ad essere testate erano le aree di intelligenza specifica linguistica verbale, musicale (capacità di ritmo e riconoscere i timbri altrui), intrapersonale (capacità relazionali e comprensione dei sentimenti propri e altrui), intelligenza interpersonale (attitudine alla leadership).

Per quanto ovvio, quanto sopra non deve lasciare intendere che un figlio nato da una madre apparentemente non intelligente non possa comunque avere una vita fatta di successi e di soddisfazioni.

pregnancy

Un buon metodo per stimolare nel figlio la voglia di apprendimento e di crescita è, ad esempio, quello di raccontare delle storie che parlino del raggiungimento di obiettivi derivanti dal duro lavoro o dal duro studio. In questo caso, è bene raccontare – sotto forma di “storia narrativa” – alcuni episodi di persone che hanno avuto successo nella vita proprio grazie agli sforzi. Insomma, occorre scoraggiare che vostro figlio ritenga che i “geni della scienza” siano già nati così, poiché la c.d. “attitudine mentale alla crescita” potrebbe costituire un fondamentale valore aggiunto per il benessere del piccolo.

Un ruolo fondamentale deve altresì esser svolto dagli insegnanti che, oltre a comunicare in maniera efficienza il materiale didattico di riferimento, devono anche cercare di lodare gli sforzi e la perseveranza dei giovanissimi (piuttosto che la loro intelligenza che, come abbiamo visto, potrebbe essere frutto di una sorta di predisposizione naturale acquisita). Quando pertanto volete fare un complimento a un bambino che ha ottenuto un buon risultato a scuola o nello sport, piuttosto che dirgli “sei stato davvero intelligente per questo”, è meglio sottolineare il contributo dell’impegno e dello sforzo, e dir lui “devi aver lavorato davvero sodo per giungere questo risultato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *