Negli anni della scuola con i bambini si punta ad un’educazione intellettuale ma prima che il bambino si ritrovi tra i banchi e sui libri è bene che dia spazio il più possibile al gioco, all’intuizione, alla fantasia e alla creatività. Il compito dei genitori è di favorire il più possibile le occasioni in cui il bambino può fare esperienza, ad esempio con giochi liberi, con attività domestiche su misura e con incontri con il mondo naturale oltre che con disegni, canti, balli, musica e racconti. Ora c’è un nuovo elemento alla vita dei bimbi che dobbiamo aggiungere a quelli che conoscevamo già, per acrescere la loro creatività.
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La creatività cresce ”tra le braccia di Morfeo”, infatti gli individui più fantasiosi, almeno sul fronte della creatività verbale, tendono a dormire un numero maggiore di ore per notte e ad andare a letto e svegliarsi tardi. Lo rivela una ricerca dell’Università di Haifa secondo cui un altro ambito della creatività, quella visiva, è risultato associato a ridotta qualità del sonno. Gli esperti hanno osservato due gruppi di studenti, alcuni impegnati in facoltà artistiche, altri in scienze sociali. I ricercatori, diretti da Tamar Shochat, hanno misurato con test ad hoc la creatività di ciascun volontario e poi hanno osservato i loro ritmi del sonno facendo loro compilare diari e utilizzando strumenti di monitoraggio ad hoc.
E’ emerso che gli studenti più creativi sul fronte verbale sono quelli che dormono per più ore e che tendono ad andare a letto tardi e a svegliarsi tardi. Per la creatività visiva, invece, il tratto del sonno più caratteristico è di essere poco riposante e costellato da risvegli notturni.
Secondo gli esperti i risultati di questo studio confermerebbero che differenti meccanismi psicobiologici sono alla base di diversi aspetti della creatività. Resta da capire se sia il sonno a stimolare certe forme di creatività o se, al contrario, è il fatto stesso di essere creativi che induce a dormire di più.