Sul web abbiamo trovato un interessante consulto medico che desideriamo approfondire e condividere con voi, trattandosi, in verità, di un aspetto piuttosto interessante e forse non così raro come si possa pensare. La domanda posta era se una bambina con un’altezza troppo alta (nella fattispecie, 131 cm per 6 anni e 4 mesi) potesse essere oggetto di preoccupazione.
A rispondere al quesito è stato il Dr. Mario Francesco Iasevoli, medico- chirurgo, andrologo, specialista in Endocrinologia e Malattie del metabolismo, secondo cui “bisogna sempre paragonare i percentili di crescita al target genetico. In parole povere se la bimba ha genitori molto alti, ha prospettive di crescite superiori alla media e quindi il percentile perde di significato. L’importante è valutare anche la curva di crescita cioè se il suo andamento è stato graduale e se l’accrescimento è armonico cioè se nel complesso il corpo è proporzionato. Direi che in assenza di segni (crescita disarmonica) o sintomi non mi sembra il caso di allarmarsi anche se, senza vedere la bimba è molto difficile dare una risposta univoca. Bisognerebbe valutare poi anche i percentili di peso. Non posso dirle altro mi spiace. Cordiali saluti”.
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A proposito di percentili, il loro ricorso è utile per cercare di ricondurre la fattispecie concreta del bambino o dell’adulto in limiti (o meno) di normalità. La divisione viene effettuata in modo che una proporzione definita dei bambini campione possa trovarsi sopra e sotto misure particolari in età particolari.
In maniera più specifica, sottolineava un recente approfondimento qui comparso, “il 50° percentile rappresenta i valori di crescita medi, mentre un’altra curva, corrispondente ad esempio al 30° percentile, ci informa che una determinata percentuale di bambini presenta valori inferiori (in questo caso il 30%), che diventano superiori in un’altrettanto determinata popolazione (in questo caso il 70%). Potremmo quindi paragonare i percentili di crescita a dei binari di normalità. I limiti di riferimento della popolazione sana sono compresi fra la curva inferiore e quella superiore, che rappresentano, rispettivamente, il 3° (il 97% dei bambini fa registrare valori superiori) ed il 97° percentile (il 97% dei bambini fa registrare valori inferiori)”.
Per quanto ovvio, vi ricordiamo che tutte le indicazioni di cui sopra non possono che essere calate sulla singola persona e che, pertanto, nell’ipotesi in cui si renda necessario o preferibile, vi consigliamo di consultare il vostro medico di fiducia per saperne di più.