Salute e benessere

Avete notato la differenza tra un’ora in palestra e una camminata all’aperto? Vale anche per i bambini.

 

Siete stressate, a volte depresse, i vostri bimbi sono ansiosi? Basterebbero questi elementi per dire che nelle vostre abitudini non c’è il movimento fisico: pare che il segreto della felicità sia muoversi, fare attività fisica anche moderata, camminare, o magari una corsetta durante la giornata. Da sole, al parco con i figli, in palestra, come volete, purchè non si rinunci al movimento: qualsiasi tipo di attività fisica è legata a un umore più luminoso sia nel breve sia nel lungo periodo. Lo rivela un maxi-studio pubblicato sulla rivista Plos One e condotto da esperti della University of Cambridge in Inghilterra. La ricerca, durata circa 17 mesi, ha coinvolto oltre 10 mila individui.

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Non è la prima volta che si lega l’umore all’abitudine alla attività fisica. Numerosi studi epidemiologici, ad esempio, hanno evidenziato un maggior rischio di ansia e depressione per gli individui sedentari. Inoltre più studi hanno evidenziato che lo sport stimola la produzione nel cervello di molecole protettive e stimolanti il buon umore. Ma questo è il primo studio a guardare in maniera oggettiva il legame tra attività fisica e felicità individuale. Gli esperti hanno utilizzato una app da cellulare che raccoglieva sia dati oggettivi dell’attività svolta nel corso della giornata (con un semplice contapassi che monitora i movimenti di chi porta con sé il telefono), sia dati sull’umore della persona (sulla base di questionari cui l’individuo doveva rispondere di quarto d’ora in quarto d’ora). La persona doveva anche indicare cosa avesse fatto un quarto d’ora prima di rispondere ai questionari.

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Ebbene è emerso che se nell’ultimo quarto d’ora l’individuo era attivo fisicamente (attività registrata dal contapassi), il suo livello di felicità in quel frangente risultava più alto. Quando poi i ricercatori hanno chiesto ai volontari di valutare il loro stato di benessere complessivo (nel lungo periodo), è emerso che i più soddisfatti della propria vita, o in altri termini i più felici, sono coloro che globalmente tendono a muoversi di più.