Famiglia

Avete mai visto la famiglia di Kasia Smutniak? Dall’incidente di Pietro Taricone sono passati ormai 8 anni. Eccola con Sophia, 13 anni avuta proprio da Taricone, e il piccolo Leone di 3

 

Kasia Smutniak è la principale protagonista del film Made in Italy diretto da Luciano Ligabue insieme a Stefano Accorsi. Il compagno Domenico Procacci, al quale è legata dal 2011, è il produttore della pellicola e nonostante si sia trovato spesso a collaborare con la Smutniak, quest’ultima pare non si senta a proprio agio se sul set è presente. Ad ammetterlo è stata la diretta interessata rivelando: “Non lavoriamo bene insieme. Domenico mi mette sempre in soggezione e anche se abbiamo lavorato molte volte insieme questa cosa non riusciamo a risollevarla”. In una recente intervista rilasciata a Rolling Stone, ha parlato del rapporto con il proprio corpo, rimarcando di non temere il passare del tempo anzi. La Smutniak ha parlato nello specifico della paura di perdere la bellezza: “No, non ho paura dell’inevitabile. E poi oggi mi sento meglio di dieci anni fa, ogni ruga me la sono guadagnata e me la tengo stretta. C’è scritta una frase della Magnani su un muro della stazione centrale: ‘Lasciatemi tutte le rughe, c’ho messo una vita a farmele venire!’. Ecco. Io le mie me le sono guadagnate”. (Continua dopo la foto)

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Kasia Smutniak, 38 anni, ha due figli, Sophie, 13 (nata nel 2004 dall’amore con Pietro Taricone, scomparso in un incidente nel 2010, ndr), e Leone, 3, avuto dal compagno, Domenico Procacci. “Ho trovato il piacere di stare da sola perché mi è capitato: ho dovuto farlo, ho dovuto capire come non avere sul groppone la mia vita ma farmela piacere”, ha rivelato in un’intervista al Corriere della Sera, alludendo anche alla tragica morte del padre della sua primogenita, Pietro Taricone: “Quello è stato uno dei momenti, non l’unico”. (Continua dopo le foto)

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Anche per questo ama viaggiare da sola: “I miei figli sono tranquilli perché per loro è sempre stato così… siamo tutti un po’ zingari, poco attaccati alle cose, ai doveri”. La meta preferita? Il Nepal, dove con la sua Pietro Taricone onlus ha costruito una scuola. Molto è cambiato quando è diventata mamma: “Quando ho partorito la prima figlia e me l’hanno portata in braccio ho avuto una sensazione fortissima: ho iniziato a pensare che da quel momento la mia storia sarebbe stata in funzione della sua, era una cosa nuova per me. L’idea del “per sempre” mi spaventa, invece lì non ne scappi”.