Si chiama Alhanna Butler la giovane donna che, grazie all’incredibile intuito del suo fedele amico a 4 zampe, oggi vive ed è diventata mamma: il suo cane, infatti, ha fiutato la malattia che si nascondeva nella pancia della ragazza incinta salvando lei e il suo bambino.
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Keola, è questo il nome del cane di Alhanna, è un esemplare di Akita, razza giapponese di cani da lavoro, prevalentemente dediti alla guardia e alla caccia. Alhanna stessa ha sottolineato che questa razza in Giappone è diffusa e nota anche come cane ‘babysitter’.
Secondo la donna la cura che Keola ha manifestato verso il suo bambino ha di molto preceduto la nascita. Intorno alle 18 settimane di gravidanza Alhanna incominciò a stare molto male, il sintomo che comprometteva le sue giornate era un fortissimo dolore alla schiena, spesso così tanto acuto da impedirle persino di camminare.
I medici continuavano a sostenere che le fitte persistenti dipendessero dalla struttura fisica della donna: essendo magra il suo corpo sopportava a fatica il peso della pancia che cresceva, questa la sentenza degli specialisti.
In molti bacchettavano la neo mamma ricordandole che era tempo di sopportazione e sacrifici perché presto avrebbe dovuto gestire un bambino e ciò sarebbe stato ben più duro.
“È stato terribile! La gente non credeva che potessi soffrire veramente e mi consideravano una buona a nulla. C’era chi continuava a dirmi:’ Oh, se non riesci a gestire questo, come hai intenzione di far fronte alle esigenze di un bambino?’ – Racconta Alhanna, sottolineando tutto il suo malessere – Ma io potevo a malapena a camminare”
Un giorno Keola si distese accanto alla padrona e poggiando il muso sulla pancia della donna incominciò a piangere, continuava a fissare Alhanna e a lamentarsi. L’immagine postata sulla pagina social della mamma in dolce attesa scatenò molti commenti. Ciò che sorprese Alhanna e il suo compagno Ricky non fu l’interesse verso la foto quanto piuttosto la serietà e la puntualità con cui in tanti consigliarono alla donna di recarsi in ospedale, parenti ed amici rintracciavano nell’atteggiamento del cane qualche cosa di “sospetto”.
Anche la mamma di Alhanna vide l’immagine comparire sullo schermo del suo telefonino, non esitò allora a chiamare la figlia: “La mia mamma al telefono mi disse: ascoltate il vostro cane, sta cercando di dirvi qualcosa”.
Anche grazie alle parole della sua mamma, la donna si convinse a recarsi in ospedale. Non appena giunse nella struttura sanitaria il malore si manifestò con forza e i medici approfondirono le indagini fino a scoprire una grave infezione ai reni.
Alhanna Butler e il suo compagno sono certi del fatto che Keola abbia salvato la vita a mamma e bambino: il cane ha fiutato la malattia e col suo atteggiamento ha spinto la padrona ad avere più cura e attenzione rispetto a quei sintomi anomali.
La giovane mamma racconta che appena entrata in ospedale svenne, i medici la sottoposero ad approfondite analisi e il ricovero che ne conseguì fu lungo e intenso. Per curarla si è resa necessaria una serissima terapia antibiotica senza la quale la malattia avrebbe potuto uccidere la madre e il bimbo che portava in grembo. Le due settimane successive al ricovero, dopo che Alhanna era stata soccorsa in corsia svenuta e dolorante, si sono consumate in terapia intensiva e la mamma le ricorda a malapena.
Altre due, successive, sono state caratterizzate da un lento recupero. Nel lungo mese di ricovero, solo dopo aver lasciato la terapia intensiva ed essersi parzialmente rimessa, Alhanna ha potuto rivedere Keola un’unica volta e per poche ore. inutile dire che oggi il suo bimbo e il cane baby sitter sono inseparabili!