“Ognuno di noi gestisce gli esami in modo diverso, ma per qualcuno l’ansia è talmente forte da diventare opprimente”. La psicoterapeuta Paola Vinciguerra, direttore scientifico di Bioequilibrium e presidente di Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, fornisce ad Adnkronos alcune dritte per i ragazzi in procinto di affrontate l’esame di maturità .Ansia, palpitazioni, insonnia, tachicardia: sono i sintomi più frequenti che spesso gli studenti – e i loro genitori – non sanno come affrontare. Lo studio intenso può portare ad accumulare stress e, alla vigilia degli scritti e dell’orale, è possibile incappare in vere e proprie crisi d’ansia, con conseguenti vuoti di memoria, incubi notturni e disturbi fisici ed emotivi. Come fare allora per affrontare il rush finale liberi da ansie e timori? (Continua dopo la foto)
“L’ansia è una risposta compiuta dal nostro organismo in vista di un evento futuro valutato soggettivamente come minaccioso – prosegue l’esperta – Tale percezione di minaccia è accompagnata molto spesso da sintomi cognitivi, fisici, emotivi e comportamentali. Possiamo avere agitazione, tremori, tachicardie, nausea, vertigini come segni diretti di un’ansia che cresce in maniera direttamente proporzionale alla vicinanza, alla difficoltà e all’importanza attribuita all’evento. Pensieri di tipo catastrofico, come ‘Non passerò la prova!’, ‘Farò una pessima figura!’, ‘Mi considereranno un fallito!'”. (Continua dopo le foto)
Ma esistono degli accorgimento utili per non farsi sopraffare dai cattivi pensieri e affrontare gli esami con maggiore serenità. “A tutto però c’è un rimedio – conclude Vinciguerra – Grazie a esercizi di respirazione profonda da ripetere nel corso della giornata, ed evitando magari di pensare continuamente a scenari catastrofici, è possibile gestire l’ansia e arrivare all’esame in equilibrio”.