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Alzheimer, possibile individuarlo prima dei sintomi?

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Nuove speranze si stanno per aprire nella lotta all’Alzheimer. Secondo quanto afferma uno studio pubblicato sulla rivista Translational Psychiatry, la scarsa presenza di una determinata proteina potrebbe segnalare l’emersione della patologia.

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In questo modo sarebbe possibile individuare anzitempo i soggetti a rischio, sottoponendoli a un programma di prevenzione e impedire dunque lo sviluppo della demenza.

“Le persone ritengono che sia difficile invertire 20 anni di potenziali danni al cervello. Ma se si potesse intervenire prima dell’avvio del processo degenerativo, potrebbe essere possibile individuare un trattamento efficace – spiega uno degli studiosi che hanno compiuto l’analisi – Il passo successivo sarà quello di replicare i nostri risultati nel corso di uno studio indipendente. Questo potrebbe consentire lo sviluppo di un esame del sangue affidabile, in grado di aiutare i medici a identificare le persone adatte a sottoporsi alle sperimentazioni cliniche preventive“.