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Salute e benessere

Allergie di stagione: quali sono (mese per mese) e come si contrastano

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Con il pieno della stagione primaverile le allergie si moltiplicano, contribuendo a rovinare il benessere che invece sarebbe meritevole attribuirsi considerate le belle giornate pre-estive e soleggiate. Ma quali sono le principali allergie ai pollini? E quali i loro effetti? E, soprattutto, in che modo si contrastano?

Le allergie, stagione per stagione

Le allergie stagionali da polline si concentrano principalmente nella stagione primaverile, quando i fiori sbocciano e i pollini iniziano a spargersi nell’aria con maggiore incisività. Tuttavia è bene ricordare che le allergie possono essere riscontrate in qualsiasi momento dell’anno, e come siano ben diffusi nel nostro Paese alcuni alberi in grado di fungere da “untori” di allergie. Ecco il calendario:

  • Nocciolo: da gennaio a tutto marzo
  • Olmo: da febbraio ad aprile
  • Pioppo e salice: da marzo a tutto il mese di maggio
  • Parietaria: da maggio a settembre
  • Betulla: da aprile a metà giugno
  • Tarassaco: da maggio a giugno
  • Piantaggine, Acetosa: da maggio ad agosto
  • Quercia, Faggio, Platino, Pino: da metà maggio a metà agosto
  • Graminacee: da metà maggio a metà settembre
  • Ortica: da maggio a tutto settembre.

Sintomi

Tra i principali sintomi di allergia da polline figurano gli starnuti, il naso che prude o che cola, gli occhi arrosati o che lacrimano. Frequenti sono anche le difficoltà respiratorie e un senso di generale malessere.

Come contrastarle

È innanzitutto necessario individuare il polline o la pianta che genera allergia, in maniera tale da prepararsi prima del periodo della fioritura: in tal proposito, è possibile effettuare dei semplici test che possano agevolare l’individuazione delle allergie da pianta.

Ricordatevi inoltre che, in prossimità della fioritura della pianta che genera la vostra allergia, è buona abitudine evitare le gite all’aria aperte e lavarsi bene le mani quando si pensa di essere entrati in contatto con tali pollini. Ricordate altresì che la pioggia frammenta i pollini in misura ancora inferiore rispetto allo standard e che pertanto subito dopo il temporale il rischio allergie è ancora più forte.

Evitate ancora di aprire le finestre durante le prime ore del mattino o durante la sera, quando al concentrazione dei pollini è maggiore. Preoccupatevi inoltre di cambiare periodicamente il filtro dell’aria condizionata dell’acqua. Riparate gli occhi e la bocca e – sotto indicazione medica – effettuate dei trattamenti sanitari con appositi farmaci.

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