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Agrumi, quelli da preferire contro invecchiamento cutaneo e malattie degenerative

 

Se finora abbiamo associato al consumo di agrumi una scorpaciata di vitamina C, potrebbe non esser più così. O solo così In realtà, il loro bel colore dovrebbe prima di tutto richiamarvi alla mente i flavonoidi termine che deriva dal latino “flavus” ovvero giallo, sono sostanze che difendono le piante dagli insulti esterni come i raggi UV e che si stanno rivelando sempre più interessanti anche per l’uomo. Gli ambiti più studiati riguardano le malattie cardiovascolari, i tumori e, più di recente, anche le malattie neurodegenerative. I flavonoidi presenti soprattutto nei succhi di arancia, limone, bergamotto e mandarino, interagiscono con specifici bersagli intracellulari coinvolti nella morte neuronale. Inoltre, l’attività antiossidante dei flavonoidi degli agrumi potrebbe prevenire o ridurre lo stress ossidativo, che gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza di numerose malattie, incluse quelle neurodegenerative.

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ll consiglio resta quello di assumere questi composti attraverso la frutta fresca, preferibilmente appena raccolta o conservata in frigo per periodi non lunghi, così da favorire il mantenimento delle proprietà nutrizionali e salutistiche. Tra tutti gli agrumi Il mandarino, oltre che per l’esperidina, si caratterizza per la presenza di polimetossiflavoni, che hanno dimostrato un effetto protettivo contro la progressione del cancro al colon.

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Le arance rosse come Tarocco, Moro e Sanguinello, contengono nella polpa, e a volte anche nella buccia, un’altra classe di flavonoidi le: antocianine, pigmenti rossi che conferiscono al succo un’attività antiossidante più elevata rispetto a quello delle arance bionde.