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Affitti per studenti fuori sede, è scattata la corsa all’occasione. Per i genitori quest’anno ci sono pessime notizie: in molti centri, i costi sono aumentati

 

Per molte famiglie rappresenta un problema economico non indifferente: far studiare i propri figli all’università. Specie se si tratta di mandarli in un’altra città: in questo caso il costo dell’affitto spaventa e scatta la corsa all’occasione. Secondo l’Ufficio Studi di ‘Immobiliare.it’, nelle 14 città più popolate da fuori sede i prezzi risultano in aumento per il terzo anno consecutivo. Per una camera singola, in Italia, si spendono mediamente 416 euro al mese, cifra che equivale al 4% in più rispetto allo scorso anno e al 9% in più in confronto a tre anni fa. Insomma, un vero salasso. “Negli ultimi anni abbiamo osservato una costante crescita della domanda di stanze e posti letto in affitto – afferma Carlo Giordano, amministratore delegato di ‘Immobiliare.it’, intervistato dall’AdnKronos -. Se un tempo era prerogativa degli universitari fuori sede, l’home sharing ha guadagnato popolarità anche fra i lavoratori, non solo come forma di risparmio ma come nuovo stile di vita giovane e alla moda. Ne è conseguito un aumento dei prezzi a cui, riducendo la quota di sommerso, hanno contribuito anche misure come il canone concordato e la cedolare secca”. (Continua dopo la foto)

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Ma dove è che si spende di più? Milano è la città in cui si deve mettere in conto la cifra più alta. I 528 euro mensili richiesti mediamente per una singola, segnano un +4% rispetto allo scorso anno. A crescere maggiormente però sono i costi per la locazione di un posto letto in doppia: la spesa media è di 388 euro, il 12% in più in confronto al 2016. Ma chi non si accontenta e vuole vivere nelle zone più trendy, come i Navigli o Porta Nuova, deve mettere in considerazione budget che superano i 610 euro per una stanza singola. I costi rimangono stabili nella Capitale: a Roma servono mediamente 439 euro per una stanza. Sono aumentati sensibilmente, di contro, i costi di chi vive nelle camere doppie e si trova a pagare l’11% in più rispetto al 2016, vale a dire 333 euro al mese. Se il territorio molto ampio della Capitale consente di risparmiare rispetto a Milano, vivere nel cuore storico della città e nelle zone più vicine alle facoltà universitarie fa lievitare i costi, che superano i 500 euro al mese per le singole. (Continua dopo le foto)

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Firenze si piazza terza ma è qui che i costi sono lievitati maggiormente rispetto al passato: per una singola si spendono 401 euro, mentre per un posto in doppia 284 euro (rispettivamente il 13% e 14% in più rispetto al 2016). Riguadagna la quarta posizione Bologna che, a seguito di un aumento di circa l’8,5% dei costi, richiede ai suoi fuori sede una media di 355 euro al mese per una singola e 260 euro per un posto in doppia. Segue Torino, dove i prezzi appaiono più stabili, e in cui una camera costa mediamente 344 euro. Quindi Siena, dove per la singola si spendono 336 euro e per la doppia 245 euro a posto letto. A Venezia si spende un po’ di più dell’anno scorso: +6% per le singole (333 euro) e +10% per un posto in doppia (252 euro). A Napoli superano di poco i 300 euro i costi per le singole a Napoli, Pisa e Pavia; ma nel capoluogo partenopeo si è assistito a un maggiore aumento dei prezzi delle doppie, +14% in un anno (240 euro al mese).

Così’ come accade per il mercato degli immobili per studenti fuorisede, anche quelli industriali spiccano il volo. Cresce la richiesta, soprattutto nei grandi centri come Milano e soprattutto nelle zone strategiche a ridosso della città. Giusto per citarne una: Unitecno, società specializzata nella vendita e nell’affito di capannoni industriali e locali commerciali (in particolare nell’area intorno a Peschiera Borromeo e all’aeroporto di Linate, ha fatto registrare una notevole crescita del proprio volume d’affari nell’ultimo anno.

Caffeina News by AdnKronos