Famiglia

“Adesso parlo io!”. Per anni, dopo la separazione tra Raoul Bova e Chiara Giordano, Rocío Muñoz Morales aveva taciuto. Ora non più

 

“Le separazioni sono difficili per qualunque coppia. All’inizio faceva più notizia parlare male e basta, invece di raccontare la cosa più semplice: che le esistenze a volte cambiano direzione e non possiamo farci nulla. Quanto a me: io sono una che frequenta tintorie e Disney store. E che ha smesso di leggere quel che i giornali ipotizzano senza sapere come vanno le domeniche in casa”. Rocío Muñoz Morales, intervistata da Vanity Fair, parla per la prima volta della separazione tra Raoul Bova, suo attuale compagno, e l’ex moglie Chiara Giordano. L’attore tanto amato dal pubblico decise improvvisamente di lasciare la moglie, per essere subito travolto dalle voci secondo cui la causa della rottura era proprio la collega spagnola. E adesso parla lei. “Desidero che si realizzi il sogno di una famiglia allargata dove amore e rispetto siano le parole più importanti per tutti. Dove potere stare finalmente uniti e in equilibrio dentro la vita di un padre, con normalità e affetto. Come si fa? Tenendoci. Credendoci. Con pazienza. Non c’è più tutta quella fretta che le cose accadano. Natura e tempo portano frutti. Ma noi adulti siamo i primi a doverci impegnare ogni giorno nella semina”, racconta. (Continua dopo la foto)

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Non ha mai nascosto di sognare altri figli. Madre di Luna, esprime il desiderio di diventare ancora mamma. Ma desidererebbe che anche i figli di Bova potessero entrare a far parte della loro vita. Il suo quotidiano con Bova e la loro bambina? È fatto di cose semplici e di condivisione: “Mettiamo la musica, cuciniamo, ci buttiamo a terra e giochiamo con la piccola. Ci piace la siesta, il pomeriggio: stare sotto le coperte a leggere, dormire abbracciati tipo contorsionisti felici. Spesso, quando vogliamo sentirci liberi di non pensare, ci guardiamo: ‘Oggi facciamo domenica?’”. (Continua dopo le foto)

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E ancora: “Balliamo Gracias a la vida di Mercedes Sosa. Canzone che mi riporta a mia madre. Che, appunto, mi ha dato tanto. Balliamo scalzi in pigiama, Luna in braccio. Successe anche in sala parto, con lei ancora piena di placenta. L’abbiamo chiamata così per avere un nome che fosse uguale in spagnolo e italiano. Non come il mio, che genera sempre gran casino. E poi anche perché con Raoul abbiamo visto molte lune insieme. Anche quando siamo venuti a vivere qui. Prima di lui avevo smesso di guardarla”. Con la Giordano Bova ha avuto tre figli: Sophia, Alessandro Leon e Francesco.