Storie di vita

Accusata di viziare troppo la sua bimba adottata, risponde così: “Non sapete nulla, neanche quanto ha sofferto”

 
Ogni rapporto tra mamma e figlio è un piccolo universo privato e delicatissimo in cui si dovrebbe entrare in punta di piedi, eppure spesso si commette l’errore di giudicare senza conoscere o di dare consigli non richiesti su come sia meglio educare i propri figli.

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adottattaQuesta è la storia di una mamma coraggiosa, che ha voluto rendere pubblica la sua risposta ad un commento poco gentile ricevuto da un’altra donna, forse mamma anche lei, mentre al supermercato stava facendo la spesa con sua figlia, ritenuta ‘troppo grande’ per stare nel marsupio. All’accusa di viziarla troppo, mamma Kelly ha pensato di rispondere così, suscitando un consenso grandissimo in rete, che ha risposto facendo diventare il suo messaggio virale con più di 21.000 condivisioni.

“Se solo tu sapessi ciò che so io… se solo tu sapessi che ha passato i primi dieci mesi della sua vita completamente sola in una culla asettica di metallo, con l’unico conforto delle sue manine da poter mettere in bocca… se solo tu sapessi quale era la sua faccia nel momento in cui l’assistente dell’orfanotrofio me l’ha messa in braccio per cullarla la prima volta, nessuno lo aveva mai fatto prima di allora e non sapeva neppure lei cosa fare…”.

“Se solo tu sapessi – continua il messaggio – che lei si addormentava nella sua culletta senza piangere perché fino ad allora sapeva che comunque nessuno sarebbe venuto a confortarla… Se solo tu sapessi che l’ansia la divorava durante il giorno tanto da spingerla a picchiare la sua testolina contro le sbarre della culla pur di avere una risposta sensoriale esterna che le desse conforto. Se solo tu sapessi quanto questa bambina nel marsupio è indipendente adesso cercando di combattere ogni giorno contro quella parte di cervello che le grida addosso parole come ‘trauma’, ‘insicurezza’…”.

La bimba non aveva mai ricevuto amore nell’orfanotrofio in cui Kelly e suo marito l’hanno conosciuta, mentre ora si addormenta con la dolce ninna nanna cantata dalla mamma o dal papà che la confortano se si sveglia o ha paura. Kelly e suo marito hanno anche adottato un’altra bambina, Charlotte, già nel 2011, presso un orfanotrofio in Russia e il loro amore è un esempio per tutti. Era una bimba che nessuno avrebbe mai voluto, ora ha tre anni e sa leggere, nuotare e gioca con la sorellina appena arrivata.

Alle accuse ricevute da quella sconosciuta insensibile e inopportuna, Kelly ha preferito sorridere, accarezzando la testolina della sua bimba e andare avanti a fare la sua spesa, ma poi ha riflettuto a casa che questa accusa merivata una risposta esemplare da dare. “Viziare questa bambina è  – conclude la mamma nel suo lungo messaggio – è il lavoro più importante che io abbia mai avuto, è un privilegio. Forse la terrò in braccio più del dovuto, ma lo farò finché sarà necessario, fin quando lei non si sentirà sicura, non sentirà che ci apparteniamo ed è amata…”.