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A quattro anni dice: “Mamma voglio un pene”, la preoccupazione di una mamma con un bimbo transgender

 

“Mamma, voglio un pene”: lei, Rachel Anne Bradbury, da madre capì che non aveva più modo o parole per tirarla in lungo: sua figlia, 4 anni, aveva preso coscienza di questo suo disagio. A soli 4 anni aveva piena coscienza della sua disforia sessuale. E non gli bastava sapere di appartenere all’altro sesso: “Alcuni ragazzi hanno la vagina, rispose la mamma”. Si ma io voglio avere il pene come papà” è stata la sua risposta. A due anni diceva di essere un ragazzo. E oggi questa mamma è preoccupata e si interroga sul futuro di sua figlia.

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robin“Voleva comprare vestiti nel reparto maschile, si rifiutava di indossare qualcosa che le ricordava vagamente un vestito che poteva indossare anche una ragazza: amava colori specifici, blu, scarpe specifiche. Tutti i suoi animali di peluche erano supereroi, voleva Lego, automobili, camion, treni. Ma dai due anni, era piccolissima. E allora mi sono detta: “Come posso io insistere? Lei è così piccola e così convinta, non ha ricevuto nessuna pressione, lo sente dentro”. 

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Come può non essere preoccupata, Rachel? In Inghilterra proprio questa settimana la Corte Suprema ha rifiutato di ascoltare il caso di un trans adolescente Gavin Grimm, che si batte per poter usare il bagno della scuola che corrisponde alla sua nuova identità di genere. “Capisco che le cose sono complicate per il  governo”, ha detto Bradley, riconoscendo la negligenza della Corte Suprema. Ma che colpa ha un bambino? Lui non sa nulla di politica. Mia figlia vuole solo essere l’uomo che sente di essere”.