La visione binoculare, cioè di entrambi gli occhi che convergono su un punto, si sviluppa dalla nona settimana di vita, diciamo sul finire del secondo mese, all’inizio del terzo: monitoriamo la situazione ma al momento è tutto normale” risponde il pediatra alla mamma che chiedeva se fosse un problema che il bimbo, a due mesi, gira gli occhietti nel vuoto e non li concentra fissi sua una immagine, un gioco, un volto che gli proponiamo davanti. Innanzitutto il bambino nasce “miope”: non vede oltre 20-25 centimetri di distanza. La sua vista andrà affinandosi nel corso dei mesi quando, a partire dai 6, le informazioni fornite da entrambi gli occhi si fondono in una sola immagine e quindi il bambino può ora vedere anche oggetti fino ad otto metri di distanza. Come ce ne accorgiamo? Il bambino cerca con le manine di afferrare tutto quello che capita a tiro (Continua dopo la foto)
A partire dal quarto mese inizia a percepire i colori alla perfezione. Cosa possiamo fare, fin da subito? La visione è una funzione complessa poiché unisce la capacità visiva dell’occhio alle funzioni motorie e alle funzioni neurologiche superiori. Lo sguardo dei neonati viene attratto soprattutto dagli oggetti e dalle persone in movimento. Lo sguardo che segue l’oggetto è volontario e questa azione è indispensabile per lo sviluppo corretto della funzione visiva. Favoriamo fin da subito il loro interesse visivo: ad esempio mettiamo il gioco delle “apine” che si muovono sulla culla, un giochino che pende dalla calotta del passeggino, tutto ciò che può aumentare la coordinazione visu-motoria del bambino (Continua dopo le foto)
La visione, infatti, è una funzione multifattoriale che coinvolge sia le funzioni dell’occhio, sia le funzioni neurologiche superiori che coordinano le capacità motorie. “Continuate a stimolare la coordinazione visu-motoria sin dai primi mesi di vita: se non vedeste miglioramenti, meglio portare il bambino da un oculista pediatrico, dopo aver consultato il pediatra che segue il bambino dalla nascita”