La giornata internazionale del neonato prematuro che si celebrerà il 17 novembre, ha avuto inizio negli Stati Uniti il 25 ottobre 1988, quando l’ex presidente americano Ronald Reagan designò il mese di ottobre 1988 come un momento in cui riflettere e prendere atto delle perdite infantili che avvengono ogni anno a causa della nascita prematura e di un peso inferiore alla norma dei neonati.
Successivamente, il 15 ottobre del 2002 a cura del movimento americano promosso da Robyn Bear, Lisa Brown, e Tammy Novak, psicologi infantili, ebbe luogo il Remembrance Day (PAILRD). Lo scopo dell’iniziativa era quello di chiedere al governo federale, così come ai governatori di ciascuno dei 50 stati di sostenere gli obiettivi e gli ideali della gravidanza.
Successivamente, in seguito alle diverse campagne sul tema e sul mondo gravidanza, il Giorno della Memoria infantile si è allargato in tutto il mondo, diventando una giornata internazionale di commemorazione grazie alla quale si dedica uno spazio e un giorno in cui i genitori e le famiglie di tutto il mondo possono onorare i loro bambini che sono morti in seguito ad una nascita anzi tempo, in seguito ad un aborto spontaneo, in seguito a una morte bianca o ad altre cause postnatali.
Perdere un bambino è un dolore al cuore atroce, che nessuno mai dovrebbe sperimentare e spesso il silenzio e l’impossibilità di elaborare il lutto della perdita blocca le coppie e le famiglie. Se avete perso un bambino, ricordate che non siete soli: 1 su ogni 4 donne al mondo ha perso un bambino. Riunirsi, partecipare a momenti di commemorazione, ascoltare le storie di altri genitori, possono aiutare nel cammino di superamento del dolore.