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Esame terza media 2018: le nuove regole sono ormai ufficiali. Ecco come cambiano le valutazioni e la terza prova che mette assieme le due lingue straniere studiate

 

Esami di terza media: cambia tutto. Non è una sorpresa che dal giugno 2018 entreranno in vigore nuove regole per l’ottenimento della licenza media. Ora, però, è tutto scritto nero su bianco. La ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha firmato il decreto che rende operative le regole preannunciate da uno dei decreti attuativi della legge 107/2015 – la ‘Buona scuola’ – approvati lo scorso aprile. Tre gli scritti (italiano, matematica, lingua straniera) più il colloquio. Ma le novità non finiscono più. Ecco le principali: maggiore attenzione al percorso fatto durante il triennio di studi; la partecipazione alle prove Invalsi diventa requisito d’ammissione all’esame, ma non incide sulla votazione finale, lo svolgimento è anticipato ad aprile e a Italiano e Matematica si aggiunge l’Inglese; le competenze in Cittadinanza e Costituzione saranno valorizzate all’orale. Insieme al diploma arriva poi un modello nazionale di certificazione delle competenze, risultato della sperimentazione già condotta da circa 2.700 scuole. (Continua dopo la foto)

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Si dovrà aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione all’esame, e aver partecipato alle prove Invalsi di Italiano, Matematica e Inglese. Nel caso in cui l’alunna o l’alunno non abbiano raggiunto i livelli minimi di apprendimento necessari per accedere all’esame, il consiglio di classe potrà deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione. (Continua dopo le foto)

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Le prove scritte, rispetto al passato, terranno maggiormente conto del profilo delle studentesse e degli studenti e dei traguardi di sviluppo delle competenze definiti nelle Indicazioni Nazionali per il curriculum. Il colloquio, invece, è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.