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WhatsApp, “bambini e ragazzini non devono usarlo”. Quello che tutti i genitori ignorano

 

Care mamme, che i vostri figli abbiano un cellulare già da piccoli e stiano tutto il giorno a scambiarsi messaggi con gli amici, ormai rientra nella normalità della società moderna, come la macchinetta elettrica a 16 anni o la discoteca a 14. E poi, diciamoci la verità, se i sistemi di messaggistica istantanea sono praticamente gratuiti come WhatsApp, per voi è pure meglio perchè risparmiate sulla paghetta, no?! Ma avete mai provato a leggere i termini di servizio di WhatsApp?

(Continua a leggere dopo le foto)

whats anteprimaPerchè potreste avere delle amare sorprese. Soprattutto quando si guarda al punto 9, che si chiama ‘capacità di accettare termini di servizio’, WhatsApp dice letteralmente: “In ogni caso, si dichiara di avere almeno 16 anni di età”, a dimostrazione di come WhatsApp non sia indicato per gli under 16! Questo è abbastanza sorprendente, dal momento che  ci sono un sacco di ragazzi che utilizzano WhatsApp in tutto il mondo!

Un buon esempio è l’Italia. In questo Paese, oltre il 70 per cento degli utenti WhatsApp sono di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Anche altri Paesi europei come Germania, Francia e Paesi Bassi hanno un sacco di utenti minorenni. Un’altra ricerca di Telegraph mostra che addirittura oltre il 40% dei bambini tra i 8-16 anni utilizza WhatsApp.

wa dentro2WhatsApp infatti sembra essere molto popolare tra i bambini. È un modo anonima relativo di comunicazione con amici. I genitori non sono in grado di vedere ciò che i loro figli stanno facendo. Essi per esempio non possono vedere che cosa sta accadendo nei vari gruppi WhatsApp. Un altro vantaggio è che è possibile scaricare l’applicazione WhatsApp gratis. Questo è in contrasto con Facebook ad esempio, dove i genitori possono facilmente vedere ciò che i loro figli condividono con amici, cosa pensano e cosa vogliono.

WhatsApp non è l’unico servizio dove gli utenti ignorano i termini di servizio. Oltre il 50% dei 8-16 anni di età compresa tra gli utenti di Facebook ha ignorato il limite di età di 16 anni. Ma anche siti web e servizi come Blackberry Messenger, Chiedi Fm e snapchat hanno un sacco di utenti minorenni.