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Vaccini obbligatori per l’ammissione a scuola: a settembre basterà mostrare autocertificazione o prenotazione all’Asl

 

Già eravamo tutte in pensiero: come avremmo fatto, entro settembre, ad assicurare alla scuola 12 vaccini? Mica se ne può fare una scorpacciata, pur di farli rientrare a scuola! e le dosi che mancano? Parliamone! Bisogna prendere con largo anticipo l’appuntamento per alcuni di essi e non avremmo mai fatto in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico, quando cioè i bambini non saranno ammessi a scuola se non dimostreranno di avere le 12 vaccinazioni diventate obbligatorie (Continua dopo la foto)

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Basterà anche sventolare la prenotazione alla Asl della vaccinazione o una semplice autocertificazione per iscrivere minori da 0 a 16 a scuola ed evitare le super multe. Le novità per rendere meno traumatico l’avvio dell’operazione vaccini è nel testo finale del decreto che, a ben 19 giorni da varo da parte del Governo, approda oggi in Gazzetta Ufficiale dopo la firma del Presidente della Repubblica Mattarella (Continua dopo le foto).

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Confermate le 12 vaccinazioni obbligatorie contro: poliomelite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, haemophilius influenzae B, meningococco B, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Senza queste immunizzazioni non si entra nelle scuole materne e all’asilo, mentre alle elementari e nei due anni delle superiori l’iscrizione non sarà preclusa ma i genitori refrattari a vaccinare i figli rischieranno super multe da 500 a 7.500 euro. Esonerati dall’obbligo sono i bambini che hanno già contratto la malattia, previa notifica del medico curante e quelli che corrono accertati pericoli per la salute, «in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, accertate dal medico di medicina generale o dal pediatra». Le scuole dovranno comunque obbligatoriamente inserire i minori non vaccinabili in classi ad immunizzazione totale. Entro il 10 settembre i dirigenti scolastici dovranno richiedere ai genitori la documentazione delle avvenute vaccinazioni. A regime, trascorsi altri dieci giorni, i presidi allerteranno le Asl che avvieranno l’iter di sanzioni e segnalazioni. Compresa quella al Tribunale dei minorenni «per gli eventuali adempimenti di competenza», che potrebbero includere la revoca della potestà genitoriale.