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Vacanze al mare, riconoscere e fronteggiare 3 pericoli comuni!

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Le vacanze al mare con i propri bimbi possono rappresentare un ideale momento di svago e di complicità. Peccato solo che molto spesso le stesse vacanze possano tramutarsi in un vero e proprio incubo, visto e considerato che i pericoli e le insidie non mancano di certo. Impariamo a conoscerne 3 tra quelle principali, e fronteggiarle adeguatamente senza pericoli.

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Pesce ragno

Si chiama tracina, o pesce ragno, uno dei “nemici” più comuni. Questo particolare pesce vive nascosto tra i fondali sabbiosi ed è molto diffuso nel nostro mare. Purtroppo ha un colore tale che si mimetizza completamente con la sabbia, ed è dunque impossibile notarlo. Capita pertanto frequentemente che un bambino, passeggiando sul bagnasciuga, possa inavvertitamente calpestarlo: considerato che la sua schiena è ricoperta da aculei, “schiacciandolo” il bimbo verrà colpito dal veleno presente e, di conseguenza, avvertirà un dolore molto forte. La zona interessata divenga gonfia e rossa, e può addirittura capitare che compaiano febbre e vomiti. In caso di puntura è consigliabile sciacquare immediatamente la parte interessata con abbondante acqua dolce, rimuovere le spine e mettere il piede sotto la sabbia (che essendo calda, può bloccare la diffusione del veleno). Evitate di usare il ghiaccio, l’ammoniaca o altri unguenti prima di averne parlato con il medico.

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Scorfani e razze

Razze e scorfani possono costituire un altro pericolo comune nei mari italiani. La razza, in particolare, può colpire con una coda tagliente e seghettata, agitata a mò di frusta. Lo scorfano agisce invece in maniera simile alla tracina, essendo ricoperto di spine sulla spina dorsale, direttamente collegate con le ghiandole che contengono il veleno. Pertanto, anche in questo caso vi consigliamo di sciacquare le ferite con abbondante acqua dolce e immergere il piede nelle sabbia calda. Attenzione infine a non toccare esemplari morti, considerato che la tossina che è presente negli aculei rimane attiva per diverse ore, dopo la morte.

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Ricci di mare e anemoni

Concludiamo infine con i ricci di mare e gli anemoni. I ricci di mare possono essere pericolosi se calpestati, considerato che la loro spina rimane conficcata nella pelle. Procedete a rimuoverle e poi disinfettate la zona con cura. Più doloroso può essere il contatto con le attine, o anemoni di mare: nel caso in cui dovese avvenire, sciacquate con acqua di mare, non strofinate e applicate del cloruro di alluminio.