Famiglia

Una malattia psicologica che arriva sempre più precocemente: i sintomi dell’anoressia si vedono fin dagli 8 anni

 

Dal Nord al Sud per milioni di ragazzi e ragazze il cibo e il corpo sono diventati nemici, con conseguenze devastanti e tanta sofferenza. Una vera e propria epidemia sociale, che vede oltretutto un continuo abbassamento dell’età media dei pazienti, con ragazzine di otto anni che si trovano già ad affrontare lo spettro dell’anoressia o della bulimia.

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Sono oltre tre milioni le persone in Italia convivono con i disturbi del comportamento alimentare (Dca), di cui 2,3 milioni adolescenti. “I Disturbi del comportamento alimentari, specie anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata, sono in questo momento in Italia, come in tutto il mondo, una epidemia sociale, che riguarda fasce di popolazione sempre più estese. Negli ultimi dieci anni si è abbassata in modo vistoso l’età di insorgenza dei Disordini Alimentari – sottolinea Dalla Ragione – con esordi frequenti a 8-10 anni. La patologia non riguarda più solo gli adolescenti, ma va a colpire anche bambini in età prepubere, con conseguenze molto più gravi sul corpo e sulla mente”.
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Ecco i sintomi da tenere d’occhio: il rifiuto del cibo, la propensione a fare del cibo in piccoli pezzi, a mangiare molto lentamente, a volersi alzare da tavola quanto prima, la negazione dello stimolo della fame e, come conseguenza, la perdita di peso, a volte molto significativa. L’anoressia è il disturbo più pericoloso dal punto di vista della mortalità, intorno al 5-10%, e si stima che chi ne soffre abbia un rischio di morte dieci volte maggiore rispetto alla popolazione generale.