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Tosse secca nei bambini, istruzioni per curarla senza problemi!

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La tosse è uno dei fenomeni più comuni nei bambini che si sentono poco bene. Nella forma acuta ha una durata di circa 4 giorni, e precede un raffreddore: chiari sintomi che il vostro bimbo sta attraversando un’infezione respiratoria di tipo virale, necessitando pertanto di qualche accortezza utile per poter correre tempestivamente ai ripari e facilitare il decorso della malattia.

Generalmente, la tosse si manifesterà nelle prime ore della nanna e al mattino. Da questo ne derivano notti insonni e irrequietezza derivante da una maggiore stanchezza: ma come porre rimedio a tutto ciò?

Come curare la tosse nei bambini

Come noto, la tosse è un meccanismo di difesa che permette al nostro organismo di “espellere” eventuali sostanze indesiderate (non deve trattarsi necessariamente di microbi, quanto anche di un semplice fumo in una stanza).

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Pertanto, guai a sopprimere la tosse, considerato che si tratta di un meccanismo utile al nostro corpo. Possiamo comunque cercare di sopprimere alcuni dei fastidi correlati alla stessa, procedendo – più volte al giorno – con la pulizia delle cavità nasali attraverso una soluzione fisiologica: la trovate comunemente in qualsiasi farmacia, anche sotto forma di spray o fialette da inalare direttamente nelle narici del bimbo. Se il bimbo è sufficientemente cresciuto da poter sopportare correttamente l’aerosol, potete agevolare la pulizia nasale attraverso questo strumento.

Un altro consiglio è quello di far dormire il bimbo con la testa leggermente sollevata, magari inserendo sotto al materasso un cuscino aggiuntivo. In questo modo riuscirà a dormire meglio, attraverso un minore fastidio alle vie respiratorie. Naturalmente, in questo caso cercate di non esagerare: un doppio cuscino potrebbe infatti creare problemi alle articolazioni, con la conseguenza di rendere impossibile l’addormentarsi. Meglio invece limitarsi a mettere un cuscino soffice sotto il materasso, rendendo pertanto l’inclinazione più naturale.

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Ulteriore consiglio ricorrente è quello di umidificare bene gli ambienti. Anche in questa ipotesi vi verrà d’aiuto un semplice strumento, l’umidificatore. Badate bene di non aggiungere sostanze balsamiche – che potrebbero avere l’effetto contrario, quello di irritare il bimbo! – ma lasciare semplicemente il contenitore con dell’acqua. Se non avete un umidificatore, è sufficiente un apposito contenitore di acqua, o delle salviette bagnate.

Ancora, ricordate di far bene al bambino più liquidi del solito, visto e valutato che i liquidi fluidificano il muco rendendo più semplice l’espulsione. Somministrate inoltre del buon latte caldo con del miele, in grado di addolcirlo (ma non utilizzatelo fino a quando il bimbo non avrà compiuto almeno l’anno di età). Anche questo rapido “trucco” permetterà di aumentare la fluidità del muco, alleviando il fastidio avvertito dalla gola irritato.

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E i farmaci? Come risulta intuibile, sarebbe bene cercare di evitare l’assunzione di farmaci. Nel caso in cui si rendessero necessari o consigliabili, dovete comunque principalmente parlarne con il vostro pediatra di fiducia, affinchè possa valutare compiutamente lo stato di salute del bambino e la terapia più opportuna.

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Dunque, non somministrate mai farmaci di propria iniziativa ai bimbi, nemmeno quando si tratta di farmaci da banco, acquistabili senza bisogno di ricetta medica. Fate attenzione anche gli antibiotici, che spesso vengono somministrati con troppa leggerezza, e sono inutili se la tosse è acuta ed è legata ad una rinite virale, e i cortisonici, scarsamente efficaci per i vostri fini.

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Ricordate infine di contattare sempre il pediatra nel caso in cui il problema sia accompagnato da frequenza respiratoria elevata o ad affanno respiratorio, e se la tosse viene accompagnata da una febbre elevata da 2-3 giorni, o la febbre si ripresenta ciclicamente (potrebbe essere un campanello d’allarme per un’infezione più seria).

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