Bambino

Tonsille, quando è necessario l’intervento: tutti i sintomi da conoscere

 

Tecnicamente la tonsillectomia è la rimozione chirurgica delle tonsille, un intervento che sui bambini, specialmente in passato, veniva eseguito abbastanza frequentemente senza che ci si ponesse troppi scrupoli. Un’operazione di routine, si diceva, fatta per evitare ai bimbi (e ai genitori) l’incubo di cadere vittime di continue infezioni a danno di queste escrescenza carnose poste in fondo alla nostra gola. Non di rado, l’intervento di asportazione delle tonsille veniva accompagnato anche dalla contemporanea eliminazione delle adenoidi nasali. In questo modo, si ponevano al riparo da tonsilliti, placche alla gola e infezioni varie orofaringee i piccoli in età pediatrica, e oltre. Ma le cose stanno davvero così? E’ proprio necessario togliere le tonsille ad un bambino che soffra di ricorrenti tonsilliti? Attualmente la posizione dei pediatri è molto più cauta. Solo in alcuni casi è indispensabile ricorrere all’intervento. Ecco quali sono.

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Dal pediatra

Tonsille e adenoidi fanno parte del complesso sistema difensivo dell’organismo contro le infezioni, quindi la loro asportazione chirurgica va ponderata bene dal genitore con l’aiuto del pediatra. Quando può essere indicata? Quando il bambino si ammala per più di 5 volta l’anno di tonsillite, quando ha ripetuti episodi di ascessi, quando le tonsille e le adenoidi hanno un volume eccessivo e causano problemi di respirazione, soprattutto durante il sonno, oppure quando le tonsille si infettano con elevata frequenza, causando tonsilliti ricorrenti. Infine, la presenza di adenoidi troppo grandi può comportare problemi a carico delle orecchie, con otiti ricorrenti.

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Quando operare? Mai prima dei tre anni, perché le tonsille svolgono una funzione importante nella maturazione del sistema immunitario: permettono insomma al piccolo di difendersi dalle infezioni che si presenteranno nel corso della vita. Si cerca quindi di tenere sotto controllo i disturbi e curare i sintomi con i farmaci. Dopo questa età, se la tonsillite cronica è talmente invalidante da limitare la vita del bambino a causa delle frequenti ricadute, il pediatra e l’otorinolaringoiatra possono consigliare di sottoporre il bambino all’asportazione chirurgica delle tonsille. Si decide di operare se gli esami del sangue dimostrano che alcuni valori degli anticorpi non sono rientrati nella norma.