Febbre in gravidanza
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Temperatura basale, cosa è e come si misura

Febbre in gravidanza

La temperatura basale o, meglio, il metodo della temperatura basale, è un particolare metodo naturale che serve per poter individuare correttamente l’ovulazione (che, contrariamente a quanto pensano molte donne, non sempre avviene esattamente a metà del ciclo!). Ma come funziona questo metodo? Come è possibile individuare idoneamente la temperatura basale senza rischi e con pochissime abilità?

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Cominciamo con il ricordare che per poter misurare la temperatura basale è sufficiente munirsi di un termometro: anche se è possibile misurare la temperatura basale con qualsiasi tipo di termometro, noi vi consigliamo di acquistarne uno in farmacia, apposito. Si tratta di uno strumento leggermente diverso da quelli utilizzabili per poter monitorare la febbre, poiché ha delle tacche più distanziate e risulta di maggiore facilità di lettura.

Introdotto quanto precede, potete procedere a rilevare la temperatura basale fin dal primo giorno di mestruazione, o subito dopo la fine delle mestruazioni. È importante cercare di indicare i dati giorno per giorno, con la precisione del decimo di grado. In particolare, la temperatura basale va misurata la massina dopo aver dormito almeno tre ore di fila, e preferibilmente alla stessa ora (o comunque al massimo con una differenza di mezz’ora in più o in meno rispetto all’usuale orario di misurazione, al fine di poter vantare un monitoraggio costante).

La temperatura potrà essere misurata per via rettale (generalmente considerata come quella più attendibile) o per via vaginale (con l’unica cautela che la temperatura basale potrebbe essere influenzata dalla presenza di infezioni vaginali). Inutile è invece procedere alla rilevazione della temperatura basale per via orale, visto e considerato che di notte capita di rimanere a bocca aperta e… la rilevazione sarà insoddisfacente!

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Stabilito quanto precede, si segnala come l’andamento della temperatura sia mediamente bassa nella prima fase follicolare. Noterete tuttavia un calo breve e poi un rialzo successivo, corrispondente all’ovulazione, che verrà confermata dopo almeno tre giorni di rialzo della temperatura. Se il vostro ciclo è ovulatorio, il grafico avrà un andamento a due fasi: la temperatura è più bassa nella fase follicolare, e si alzerà di 3 decimi di grado nella fase luteinica.

Graficobifasico

Se invece il vostro ciclo è anovulatorio, la temperatura si manterrà costante durante l’intero ciclo o, in alternativa, avrà un andamento “a montagna russa”, non essendo possibile individuare nel grafico un andamento bifasico, come sopra individuato. In caso di gravidanza, la temperatura rimarrà mediamente alta anche nel giorno del presunto arrivo delle mestruazioni (in alcuni casi potrebbe subire un ulteriore aumento determinando l’andamento trifasico da gravidanza).

Graficoanovulatorio

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