Bambino Salute e benessere

Smettere di fumare: sempre più bambini lo chiedono ai loro genitori!

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Secondo quanto affermano i dati emersi dalla campagna “Io non fumerò mai“, i cui risultati sono stati presentati recentemente dal Ministero della Salute, la sensibilizzazione sui danni del fumo starebbe portando qualche gradito risultato. In particolare, sarebbero cresciuti del 21,4% i fumatori che hanno ricevuto la richiesta di smettere di fumare da parte dei propri figli, aprendo quindi delle ragioni speranze di un futuro migliore proprio per opera delle nuove generazioni.

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Stando a quanto emerge dalla campagna, infatti, il numero dei non fumatori che ha chiesto ai fumatori presenti in famiglia di abbandonare il vizio delle sigarette sarebbe cresciuta dal 39,9% al 74,3%. Oltre il 60% dei fumatori ha inoltre affermato di essere stato indotto a modificare le proprie abitudini, con il 20% degli intervistati che ha affermato di non fumare in presenza di bambini, e il 14% che invece ha dichiarato di provare a smettere.

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In ogni caso, la strada da fare è ancora tanta. Secondo le stime prodotte dalla Global Youth Tabacco Survey, del Centro di controllo delle malattie, il 46% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni avrebbe fumato almeno una volta, e il 92% di essi ha dichiarato che i rivenditori non si sono mai rifiutati di vendere loro le sigarette.

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Secondo il Royal College of Pediatrics and Child Health, l’obiettivo ideale sarebbe quello di eliminare completamente il fumo dalla vita dei bambini, considerando che i bambini che vivono con soggetti fumatori hanno il 90% di probabilità in più di diventare, a loro volta, dei fumatori.

il fumo passivo nuoce alla memoria

In generale, pertanto, il dato che emerge come maggiormente preoccupante è la diffusione del fumo tra i giovanissimi, nonostante il divieto di vendita delle sigarette ai minori di 18 anni.

La notizia positiva è comunque che qualcosa, tra le nuovissime generazioni, sembra finalmente potersi muovere. La speranza è quindi che le grandi attenzioni riposte in termini di sensibilizzazione, stiano producendo degli effetti graditi. Non ci resta dunque che attendere ulteriori monitoraggi in tema, nell’auspicio che gli sforzi delle istituzioni e delle parti in causa possano ulteriormente proseguire anche nel corso dei prossimi anni, garantendo quindi degli utili risultati sul fronte della prevenzione dell’avvio verso il dannoso vizio del fumo.

Naturalmente, continueremo a tenervi aggiornati anche nel corso dei prossimi mesi sull’evoluzione di tali dati. Fateci intanto sapere quale è il vostro rapporto con il fumo, e quali le vostre abitudini in presenza di bambini.

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