Bambino

“Smalto nero a mio figlio! E allora?”. L’attrice se ne frega delle reazioni e posta sui social la foto del piccolo che ha appena fatto la manicure con lei

 

Una foto che ha non è passata inosservata. Lei probabilmente lo prevedeva ma è andata avanti lo stesso: Sarah Michelle Gellar, nelle sue ultime storie di Instagram, ha dimostrato a tutti di non essere interessata agli stereoptipi di genere. Nello scatto l’attrice mostra suo figlio di 5 anni, Rocky, con uno smalto nero scintillante. Sarah Michelle Gellar , proprio come il suo personaggio in Buffy l’ammazzavampiri, ha sovvertito i ruoli di genere e i suoi fan hanno apprezzato il gesto sui social. Ecco allora che ha condiviso con orgoglio gli scatti, scrivendo ‘We Match‘, sottolineando che mamma e figlio hanno scelto lo stesso smalto. Poco tempo fa la 40enne aveva rivelato con un post su Instagram di aver sofferto di depressione post partum nel 2009 dopo la nascita della sua prima figlia Charlotte Grace. “Avere figli è meraviglioso, ti cambia la vita e raramente sei preparato – ha scritto l’attrice statunitense, madre di due bambini di 4 e 7 anni, avuti dal marito Freddie Prinze Jr – amo i miei figli più di ogni altra cosa al mondo. Ma come molte donne, anche io ho combattuto contro la depressione post partum dopo che nacque la mia prima figlia”. (Continua dopo la foto)

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Il post è anche un messaggio di aiuto per tutte le donne che si trovano nella sua stessa condizione: “Ho ricevuto aiuto e ce l’ho fatta, ed è stato il miglior regalo che io abbia potuto chiedere. A voi che siete in questa situazione, dico che non siete sole e che tutto andrà meglio”. Alla fine del commento, l’indimenticata protagonista della serie cult Buffy l’ammazzavampiri invita le donne ad agire: “Se anche tu ritieni che la depressione post partum debba essere presa in carica dall’assistenza sanitaria, vai sul sito callmecongress.com, trova il numero di un rappresentante e faglielo sapere. #NotAPreExistingCondition”. Con questa ultima frase, la Gellar fa riferimento al recentissimo American Health Care Act del presidente americano Donald Trump, che consente agli assicuratori la possibilità di addebitare ai pazienti premi più elevati per condizioni di salute definite ‘preesistenti’: la produttrice ci tiene quindi a puntualizzare che la depressione post partum non fa parte di una condizione preesistente, bensì è legata a un evento preciso come la nascita di un figlio. (Continua dopo le foto)

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Molte le star che, prima della Gellar, hanno trovato il coraggio di parlare a cuore aperto di questa problematica. In Italia, ad aprirsi su questo tema è stata Giovanna Mezzogiorno (“La gravidanza mi ha distrutta – ha dichiarato – ho impiegato tre anni per riprendermi”) e, più recentemente, anche Alena Seredova (“Dopo la nascita di Louis Thomas ho cominciato a sentirmi sola – ha raccontato – ed è arrivato il maternity blues”) e Gabriella Pession (“Passavano giorni in cui piangevo senza motivo – ha detto – giorni di tristezza in cui dicevo ‘non ce la faccio’ e neanche godevo a pieno del mio legame con la mia creatura”).