Concepimento

Sesso senza amore: anche in Italia i siti per diventare genitori senza essere una coppia

 

“Co-genitorialità è il termine dato alla situazione in cui due (o più) persone assumono il ruolo di genitori di un bambino, ma queste persone non sono in un matrimonio o relazione simile. Questa situazione può verificarsi quando, dopo un divorzio, i genitori accettano di avere pari responsabilità per l’educazione del bambino. Oppure riguarda due persone che vogliono avere un figlio, ma pur non essendo in una relazione possono decidere di avere un figlio con l’accordo di essere co-genitori. Ciò prende il nome di co-genitorialità elettiva”. Si legge così sul sito italiano all’argomento (cogenitorialità.it). E adesso, come riporta Adnkronos, in Gran Bretagna è nata una vera e propria agenzia per la co-genitorialità, ‘The Stork’ (‘La Cicogna’, com’è ovvio che sia), che si occupa proprio di ‘accoppiare’ persone che non vogliono una storia d’amore, ma un bambino. In Italia, per le persone che desiderano un figlio fioccano i siti di ‘co-parenting’ o ‘co-genitorialità’, con la stessa funzione: trovare una co-mamma o un co-papà per crescere insieme un figlio, frutto non dell’amore vero e proprio, bensì di un sogno che da soli non si può realizzare. Siti di ‘matching’ a parte, nel Belpaese la via più battuta dagli aspiranti co-genitori sembra rimanere quella del ‘faccia a faccia’. Poca fiducia nel web, si cercano piuttosto fra le amicizie e nella cerchia dei propri contatti persone con lo stesso desiderio di stringere fra le braccia un bebè e disposte a percorrere una via ‘non convenzionale’ per averlo. (Continua dopo la foto)

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Sul web spesso l’arruolamento avviene via Facebook con annunci mirati che – come ormai è prassi – appaiono sui profili in base alla vicinanza tematica delle ricerche effettuate in precedenza. Se le parole chiave usate richiamano il desiderio di avere un bebè, ecco comparire diversi volontari e volontarie. E poi ci sono i siti specializzati che spiegano apertamente di offrire servizi. La fondatrice di ‘The Stork’, Fiona Thomas, ha raccontato all’Independent di aver avuto l’idea nel 2014, stanca di sentire le proprie amiche single trentenni lamentarsi per non aver trovato il papà ideale per i propri figli, e che temono l’orologio biologico che, inesorabile, ‘ticchetta’. (Continua dopo le foto)

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I siti attivi anche in Italia offrono gratuitamente l’accesso e la semplice consultazione del sito a tutti i maggiorenni, con la possibilità di un abbonamento ‘Premium’ a pagamento (con prezzi che variano da 25 a 75 euro, a seconda della durata che si acquista) che offre oltre ai diritti concessi ai visitatori, una quantità di funzionalità aggiuntive, tra cui la possibilità di essere messi in relazione con gli altri abbonati che potrebbero corrispondere al proprio progetto di cogenitorialità, e di essere anche contattati da altri abbonati. Non è chiaro se ci siano dei controlli che garantiscono l’affidabilità degli annunci che vengono ospitati. Ma attenzione: “Sospetto che questo genere di siti nasconda in realtà soprattutto un’attività di ricerca e donazione di sperma. Bisogna considerare che secondo la legge 40/2004 l’accesso alla fecondazione assistita nei centri autorizzati è riservata solo alle coppie infertili o portatrici di malattie genetiche e di sesso opposto, dunque per molte persone a oggi è molto difficile o addirittura è negata la possibilità di avere un figlio attraverso queste tecniche”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute Maria Paola Costantini , avvocato esperto nel campo della fecondazione assistita, commentando il fioccare di siti per la ‘co-genitorialità’ in Italia.