E’ evidente che per le mamme è un momento di dolore e di sforzo fisico, ma pensate quali sensazioni devono avvertire i loro cuccioli nel momento in cui si trovano a lasciare il “mondo incantato” della pancia materna, al caldo, protetti da tutto e da tutti, all’ambiente esterno. Il primo “cambiamento epocale” nella vita di un individuo. Immaginate cosa proverebbe un adulto a passare in pochi secondi dall’assolatissima spiaggia tropicale, servito e riverito da camerieri in livrea al deserto di ghiaccio dell’Alaska.
Degli scienziati hanno provato a capire quali possono essere le sensazioni dei bambini durante il parto. Una prima cosa che fa riflettere è che occorre che il piccolo sfrutti l’elasticità delle ossa del cranio (nel nascituro non sono del tutto “rigide”) per attraversare il canale del parto senza “bloccarsi”.
La nascita: ecco i bimbi cosa avvertono
La prima domanda che ci viene spontanea farci è: “ma il bambino respira?”
Beh, all’interno della pancia il bambino, ancora feto, trae l’ossigeno necessario attraverso la placenta, in parole più semplici è la mamma che glielo passa. Ma poi, quando nasce, con il taglio del cordone ombelicale la placenta non ha più nessun canale di comunicazione con il bambino, quindi occorre che il bimbo prenda ossigeno da altre fonti. E’ qui interviene il travaglio che con la sua azione prosciuga i polmoni del bambino dal liquido che normalmente vi risiede quando si à ancora nel pancione cosicché esso possa, una volta fuori, respirare autonomamente.
Un’altra domanda ricorrente: “il bambino sta al caldo?”
Diciamo che, tra le sensazioni dei bambini durante il parto, quella de freddo è una tra le più spiacevoli. Dentro l’accogliente pancia della mamma il piccolo si trova alla gradevole temperatura di poco meno di trentasette gradi (circa 36,6), fuori trova circa quindi gradi in meno, immaginando una temperatura media delle sale parto di circa ventuno gradi. Lo shock viene abbastanza ben assorbito grazie ad una particolare funzione tiroidea: al momento della nascita essa produce elevati livelli di determinate sostanze che provocano la generazione di un tipo di grasso chiamato “marrone” che è fondamentale per proteggere il bambino dalla sensazione di freddo determinato dall’improvviso calo della temperatura trovandosi al di fuori dell’utero.
E ancora: “il bambino sente dolore?”
A questa domanda neanche gli scienziati hanno saputo dare risposte certe. L’unica cosa certa è che il dolore provato dal bambino sarà diverso da quello provato dalla madre. Dilatazione e compressione provocano sensazioni e dolori diversi. Sicuramente la sensazione, forse anche in parte dolorosa, è quella di chi all’improvviso deve attraversare un canale molto stretto che ti avviluppa del tutto senza darti la possibilità di muovere alcuna parte del tuo corpo e comprimendoti, in modo anche sensibilmente forte.
Quali sono le sensazioni dei bambini durante il parto a livello di vista ed udito?
A livello di “competenze uditive” il bambino ne sviluppa abbastanza anche già durante la gravidanza. In particolare impara a riconoscere la voce materna anche da dentro la pancia. Relativamente alla vista, sappiamo che è attiva sin dal primo momento, non gli sarà tutto perfettamente a fuoco, ma, ad esempio, riconoscerà perché a fuoco i tratti più vicini a lui della mamma, soprattutto durante l’allattamento.
E che movimenti riesce a fare durante il travaglio?
Durante il suo avanzamento nel canale del parto dovuto al travaglio, il piccolo aiuterà la sua stessa fuoriuscita da quel canale con dei movimenti istintivi, premendo proprio sulle pareti del canale, da quando inizia a dilatarsi la cervice uterina, al fine di “spingersi” verso l’esterno. Quando sarà passata la testa, cioè la parte che più difficolta crea nel parto, allora il resto “scivolerà” fuori molto più velocemente.
Quali sono le sensazioni dei bambini durante il parto cesareo?
In caso di parto cesareo caso tutto avviene molto più velocemente e con minori traumi rispetto al parto naturale. Ad esempio la testa del bimbo non viene “tartassata” del passaggio nello “stretto” del canale del parto, però è anche vero che i polmoni non ricevono dal travaglio la spinta al prosciugamento dei fluidi in essi contenuti. Questo piccolo problema si risolve del tutto, comunque, nel giro di uno/due giorni.
