Il santo del giorno è Sant’Agnese, nobile appartenente alla gens Claudia che subì il martirio durante l’epoca della persecuzione dei cristiani sotto l’impero di Diocleziano, all’età di soli 12 anni. Nello stesso periodo morì San Sebastiano, figura religiosa della quale abbiamo parlato ieri (se vi siete persi la storia del Santo, potete recuperarla attraverso questo collegamento).
Secondo quanto suggeriscono le leggende, il figlio del Prefetto di Roma si era invaghito di Agnese senza tuttavia essere ricambiato, avendo la giovane fatto voto di castità a Gesù. Dopo il rifiuto della ragazzina, il pare del giovane le impose la clausura fra le vestali, sacerdotesse consacrate alla dea Vesta, che proteggeva la città di Roma. Al rifiuto della ragazza, il Prefetto l’avrebbe fatta rinchiudere in un postribolo, una sorta di “casa di tolleranza” dell’epoca.
Ebbene, rinchiusa nel postribolo pare che nessun cliente avesse mai osato toccarla, tranne un uomo che – secondo le leggende – fu poi accecato da un angelo bianco, e che riacquisì la vista proprio per intercessione di Agnese. Accusata di magia, Agnese fu allora condannato al rogo: le fiamme tuttavia si divisero sotto il suo corpo, con i suoi capelli che crebbero così tanto da coprirne le nudità.
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Dopo questo miracolo, Agnese fu purtroppo trafitta alla gola con un colpo di spada. Dopo la sua morte il colpo fu poi sepolto nella catacomba che è oggi nota come la Catacomba di Sant’Agnese.
Attualmente, alla figura della Santa a Roma sono dedicati la Chiesa di Sant’Agnese in Agone, in piazza Navona, dove si suppone che avvenne il martirio, e il complesso monumentale di Sant’Agnese fuori le mura, che è stato fatto erigere dalla principessa Costantina, figlia dell’Imperatore Costantino I, sulle catacombe nelle quali fu sepolto il suo corpo. In tale luogo, ogni anno il 21 gennaio, due agnelli allevati dalle religiose vengono benedetti e successivamente offerti al Papa, affinchè dalla loro lana possano essere tessuti i palli dei patriarchi e dei metropoliti del mondo cattolico. Per la Chiesa Cattolica Sant’Agnese è la patrona delle vergini, delle fidanzate, dei giardinieri, dei tricologi e dell’Ordine della Santissima Trinità.
Si ricorda infine che a L’Aquila la Santa è patrona della Festa di Sant’Agnese e delle Malelingue, una tradizione che si svolge il 21 gennaio 2015, giorno della morte della ragazza, e celebrazione particolarmente attesa e partecipata da parte degli abitanti della città.
