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Padre lontano da casa vede nascere il proprio figlio in realtà virtuale!

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Le innovazioni tecnologiche stanno permettendo alle nostre vite di divenire sempre più comode e di abbracciare frontiere che fino a poco tempo fa non immaginavamo certo di perseguire. Ivi compresa la possibilità di poter assistere, in realtà virtuale, alla nascita del proprio figlio.

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È quel che è accaduto a Jace Larke, un uomo che svolge un lavoro a contratto come elettricista, e che nei giorni del parto della moglie si è purtroppo dovuto spostare lontano da casa. A una distanza di 2.500 chilometri di distanza, Jace non ha comunque perso neppure un secondo del lieto evento: grazie alla realtà virtuale e grazie a un casting per l’utilizzo di un nuovo prodotto Samsung, Jace ha infatti potuto assistere alla nascita del figlio, come se si trovasse nella sala ospedaliera.

Il merito di questa possibilità è da ascriversi a una telecamera a 360 gradi che è stata posizionata nell’ospedale di Perth, dove la donna avrebbe partorito. A 2.500 chilometri, Jace ha dovuto indossare delle speciali cuffie e un innovativo sistema di visualizzazione che ha permesso di vivere questa esperienza sicuramente unica.

Insomma, un momento indimenticabile, sul quale non mancano le valutazioni piuttosto accorte da parte degli esperti, i quali ricordano che sarebbe comunque opportuno “andarci piano” con la tecnologia della realtà virtuale, evitando assolutamente di considerarla come sostitutiva della presenza di qualcuno in un posto. Gli esperti ricordano infatti che inizialmente tale tecnologia può risultare estremamente piacevole, poichè ci permette di vivere un’esperienza pienamente coinvolgente. Tuttavia, ben presto ci si rende conto che la realtà virtuale non è (ancora) così coinvolgente come sembra: non si possono toccare gli oggetti e non si possono sfruttare adeguatamente gli altri sensi (anche se la stessa Samsung sta lavorando per includere a questa incredibile esperienza, quella del tatto).

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Insomma, via libera alla tecnologia per la realtà virtuale, ma con le attenzioni e le peculiarità legate all’uso e all’abuso potenziale di tale innovazione.

E voi che ne pensate? Vi attira il mondo della realtà virtuale o non la ritenete una strada efficacemente percorribile?