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“Quel giorno i genitori comprarono un’auto”. Scoperta choc nel caso della povera Aurora, morta di fame a 9 mesi

 

I due genitori sotto processo a Milano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia aggravati in relazione alla morte della figlia Aurora di 9 mesi, avvenuta nella loro casa nella notte tra il 26 e il 27 febbraio 2015, avrebbero comprato un’auto da 9.300 euro “nel giorno stesso del decesso della bimba”.

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aurora dentro2Lo ha spiegato il pm di Milano Cristian Barilli riferendosi a un nuovo documento da lui depositato all’inizio del dibattimento a carico di Marco Falchi e Olivia Beatrice Grazioli, la coppia che ora rischia una condanna a 24 anni di carcere. Dall’inchiesta era emerso che la bimba riceveva un nutrimento insufficiente e viveva in condizioni igieniche precarie e che era deceduta per un arresto cardiocircolatorio provocato da ‘grave disidratazione’ e ‘iponutrizione cronica e acuta’.

aurora dentroE il pm – davanti alla Corte d’Assise presieduta da Ilio Mannucci – per contrastare uno degli argomenti delle difese che punteranno sullo stato di indigenza, ha depositato appunto una serie di atti, tra cui un documento relativo all’acquisto di un’auto nel giorno del decesso.  Da quanto si è saputo, in particolare, sono stati depositati, oltre alla documentazione patrimoniale della coppia, tra cui diversi estratti conto, anche un documento dal quale si evince che il 25 febbraio 2015 sarebbe stato firmato un preliminare di contratto di acquisto di una macchina poi trascritto nel registro automobilistico il 26 febbraio (la piccola morì nella notte tra il 26 e il 27).

I giudici, intanto, hanno respinto la richiesta delle difese (gli imputati erano in aula) di rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica e all’ascolto di alcuni testimoni, istanza che i legali, tra l’altro, avevano già presentato in udienza preliminare e che era stata respinta.

Secondo l’accusa, la bimba veniva lasciata nella culla per diverse ore senza cambiare posizione. Dall’autopsia è emersa una deformazione del cranio e una piaga sulla schiena provocata dalla mancanza di movimento, oltre a una dermatite dovuta al fatto che il pannolino non veniva cambiato di frequente. Sono stati accertati anche danni ai polmoni provocati dall’ingestione dei liquidi e del cibo, che spesso assumeva quando era sdraiata. Il prossimo 11 maggio i giudici daranno l’incarico a un perito per trascrivere le intercettazioni, ed è stato stilato anche un calendario ‘di massima’ per udienze a giugno, ancora da confermare.