Gravidanza

Pressione del sangue in gravidanza: ecco tutto quello che dovete sapere

rimanere incinta

La gravidanza comporta un discreto incremento della pressione arteriosa, con percentuali che in alcuni casi possono assumere i contorni di una situazione da tenere sotto stretto monitoraggio. Nonostante ciò, della situazione se ne parla davvero piuttosto poco, tanto che l’impressione è che si tenda a sottovalutare questo problema.

In ogni caso, senza effettuare eccessivi allarmismi, è bene cercare di ricordare come, così come per altri settori della Medicina – e come affermava in un interessante approfondimento il magazine Più Sani Più Belli – occorre conoscere i fattori di rischi, generalmente riconducibili alla familiarità (può pertanto essere utile cercare di capire se nello stesso nucleo vi sono donne che hanno dovuto fare i conti con la pressione alta).

“Oppure” – affermava sullo stesso focus il Professore Dario Manfellotto, Direttore UOC di Medicina Interna e del Centro Ipertensione arteriosa e gestazionale dell’Ospedale Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma – “se la donna è già ipertesa è bene che affronti la gravidanza e il concepimento con determinate accortezze. La terapia farmacologica prescritta deve essere sostituita dai farmaci più indicati”.

La soluzione a tale scenario è, ancora una volta, quella di condividere il proprio stato con il ginecologo e il medico di fiducia, ricordandosi altresì di comunicare se per tenere sotto controllo la propria pressione sanguigna si fa uso (o si è fatto uso) di farmaci. Capitolo a parte per le donne straniere, soprattutto quelle provenienti da Paesi dove l’offerta sanitaria non è particolarmente estesa: ““Molte immigrate non hanno vissuto una precedente medicalizzazione e scoprono di avere malattie come il diabete o l’ipertensione solo quando vengono finalmente seguite”, conclude li professor Manfellotto.

Questo l’articolo integrale.

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