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Presa per strada e poi una notte intera di terribili abusi. “La gente deve sapere cosa hanno fatto a mia figlia”

 

Le Forze dell’ordine sono sulle tracce del complice del nomade romeno arrestato dai Carabinieri per lo stupro e il sequestro di una ragazza albanese avvenuto pochi giorni fa nella zona della Prenestina, a Roma. Poche ore dopo la denuncia i Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’autore della violenza, un altro nomade romeno. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la ragazza è stata avvicinata dai due nomadi intorno alla mezzanotte di qualche giorno fa in zona Prenestina e portata in una baracca. Lì la ragazza è stata violentata e poi tenuta sequestrata tutta la notte.

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volantino2Solo la mattina la vittima è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto. La ragazza è stata soccorsa da una guardia giurata che l’ha accompagnata alla stazione dei Carabinieri più vicina. Le ricerche sono scattate immediatamente e i Carabinieri dopo poche ore hanno arrestato uno dei due responsabili. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. Alla giovane infatti è stata rubata anche la borsa. Il padre della ragazza ha diffuso nel quartiere un volantino denunciando l’accaduto.

volantino stupro roma-2“Non siamo tipi a cui piace tenere le cose nascoste. Mia figlia è maggiorenne ed è stata lei che ha deciso di esporsi con nome e cognome, di sacrificare la sua privacy perché la cosa sia pubblica, perché la gente sappia, perché le istituzioni si mettano in moto. Il secondo motivo è che quello che è accaduto a mia figlia può succedere ancora”. Lo dice Vladimir Kosturi, padre della giovane ragazza e professore di origine albanese, come lui stesso scrive, di matematica e fisica di “alcuni dei vostri figli” ed è residente a Roma da 27 anni.

Il padre della vittima ha indetto una manifestazione per sabato 14 maggio alle 16. L’appuntamento è all’angolo tra Viale Partenope e Via Marcianise. “Vogliamo che ci sia la gente e inviteremo e faremo parlare anche altre vittime di violenza – spiega – cercheremo di non inquinare la manifestazione con tendenze elettorali, di non permettere altre interferenze, anche se chi vuole può venire. Durante la manifestazione parlerà in primis mia figlia, lei vuole esporsi e condividere questa cosa terribile che le è successa. Lei è una ragazza forte ma adesso la notte non riesce più a dormire, è segnata”.

Nel volantino il professore racconta nel dettaglio la storia di violenza agghiacciante in cui si è trovata coinvolta la figlia, spiegando che la giovane “è stata sequestrata in mezzo alla strada di Via Teano” a distanza di circa 150 metri da casa da “due uomini di etnia rom-rumena da lei mai visti prima, trascinata in mezzo alla vegetazione, stuprata brutalmente e dopodiché tenuta sotto sequestro in una baracca buia e fatiscente, per tutta la notte”. “Solo l’enorme freddezza” e il “coraggio di mia figlia, le hanno permesso di sottrarsi a un infame destino, riuscendo finalmente a scappare da quell’incubo degno di un film dell’orrore, durato per lei un’eternità”, aggiunge.

Parlando del quartiere, Kosturi dice: “Fa schifo, sono 27 anni che sono a Roma, esci e trovi persone ubriache e con la birra in mano e vedo un degrado, che tocca tutti i residenti e non solo gli italiani. Questa cosa terribile è successa a 200 metri da dove abitiamo. Mia figlia è passata in questa strada buia per fare una scorciatoia”. “Mia figlia”, racconta, è “una ragazza studiosa, è arrivata in Itala che aveva 11 mesi, ha fatto tutta la sua vita qui”.

“Questo fatto – denuncia – è successo in un ambiente abusivo senza controlli. Il Comune ha una grossa responsabilità e non lo deve nascondere. Avevano fatto uno sgombero il 16 aprile e queste persone stavano lì da due settimane. Mi rendo conto che è difficile, adesso non riescono a sgomberare, a quanto capisco non è così semplice. Ma anche se non si fa uno sgombero almeno bisogna regolamentare la situazione”.