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Posizione podalica: cosa è e cosa comporta!

posizione podalica

Nel corso delle ecografie che vengono compiute durante il terzo trimestre di gravidanza, il feto potrebbe presentarsi nella posizione podalica. In altri termini, il feto si presenta con il sedere in basso e con la testa in alto, con varietà natiche (cioè, il feto è piegato in due con i piedi davanti al volto) e in varietà completa (i piedi sono in basso, insieme al sedere). Ma cosa comporta questa situazione? Come fronteggiarla? E in che modo poter reagire in maniera tale che il bimbo possa girarsi correttamente, preparandosi dunque a venire al mondo senza problemi?

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Iniziamo con il ricordare che la situazione della posizione podalica è abbastanza normale, ma intorno alla 32-34ma settimana, oltre il 90% dei feti è già posizionato con la testa in basso. Se invece il feto è ancora in posizione podalica, le probabilità che si metta in posizione corretta d asolo sono del 46% se è la prima gravidanza, e di circa il 78% se invece si tratta della seconda o della terza gravidanza.

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Detto ciò, è bene ricordare che nono esistono delle posizioni da assumere, o delle tecniche da eseguire, che siano di provata efficacia scientifica per poter favorire la “giravolta” spontanea del bimbo. E dunque vi consigliamo di non credere ai facili miti che vi suggeriscono delle azioni spesso fantasiose, per favorire il capitombolo del feto. Quel che invece c’è da fare in caso di posizione podalica è sicuramente quello di riverificare la posizione del feto intorno alla 35ma settimana in caso di prima gravidanza, o intorno alla 36ma settimana se si è al secondo al terzo figlio.

A questo punto, se la posizione del bimbo è divenuta correttamente cefalica, la donna si preparerà al travaglio spontaneo. Se invece la posizione è ancora podalica, occorrerà valutare con il medico il da farsi, ben sapendo che in molte ipotesi il parto vaginale è controindicato in caso di prima gravidanza, e concesso in alcuni casi selezionati nell’ipotesi di secondo o terzo parto.

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Dunque, nell’ipotesi di posizione podalica, la donna potrà consultarsi con il proprio medico di fiducia, e valutare se convenga aspettare fino al termine sperando in una giravolta spontanea che permetta di partorire per via naturale. Ma sapendo altresì che si tratta di una possibilità intorno al 15% dei casi, con percentuali ancora inferiori se si tratta di prima gravidanza.

In caso contrario, potrebbe essere utile valutare con il proprio medico curante la possibilità di decidere per un taglio cesareo programmato intorno alla 39ma settimana. Ulteriore alternativa è quella di tentare un rivolgimento per manovre esterne intorno alla 36ma settimana se è il primo figlio, o intorno alla 37ma settimana se è un figlio successivo al primo. Una manovra eseguita in condizioni di sicurezza, in ospedale, effettuata da personale esperto.

Naturalmente, trattandosi di un argomento che va affrontato con specificità sul singolo caso, il nostro consiglio non può che essere quello di parlarne apertamente con il proprio medico, valutando insieme a lui tutti i pro e i contro delle varie alternative sopra introdotte…