Perdite marroni in gravidanza: tutto quelo che cè da sapere | MammeOggi.it
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Perdite marroni in gravidanza: tutte le cause

perdite marroni in gravidanza | MammeOggi.it

Nella maggior parte dei casi le donne incinta notano che le secrezioni vaginali aumentano con il progredire della gravidanza, e molto spesso, esse si accompagnano a delle perdite marroni. Le perdite marroni in gravidanza sono normali e succedono a causa di vari motivi.

Dal momento che la cervice (il collo dell’utero) e le pareti vaginali diventano più molli durante la gravidanza, le secrezioni vaginali aumentano per tenere sotto controllo ogni tipo di infezione che viaggia dalla vagina fino all’utero. Anche le scariche marroni durante la gravidanza non sono rare e il primo pensiero che viene in mente è che qualcosa sta andando storto.

perdite marroni in gravidanza: ecco le cause più comuni | MammeOgg.it

Tuttavia, non è sempre così, come dimostrano le molte donne che sperimentano un qualche tipo di perdita vaginale di colore che varia dal rosso al marrone durante il primo trimestre della gravidanza.

Questa esperienza è del tutto normale fino a quando lo scarico non diventi abbondante e si accompagni a dei crampi o a delle perdite dal colore rosso vivo, come il sangue mestruale.

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Cause più frequenti delle perdite marroni

  • La causa più comune di una scarica marrone mentre si è incinta è legata al fatto che il corpo cerca di  sbarazzarsi dei resti di sangue più vecchi dalla cervice. Mentre il piccolo cresce, il sangue originario  che veniva utilizzato per proteggere l’utero non è più necessario e quindi viene eliminato.
  • Dal momento che la cervice diventa molto sensibile, le scariche marroni sono abbastanza normali dopo una ecografia vaginale o un rapporto sessuale. L’irritazione del collo dell’utero provoca un piccolo strappo che si traduce in scarico rosolare per 2 – 3 giorni.
  • Il sanguinamento da impianto è un’altra causa di scarica marrone e si verifica per quasi due settimane dopo il concepimento e 4 settimane dopo l’ultima mestruazione. Essa ha luogo quando un ovulo fecondato si impianta nell’utero.
  • Lo spotting potrebbe essere il sintomo di una HPV genitale che si verifica a causa della maggiore produzione di estrogeni e del maggiore flusso di sangue alla zona intorno alla vagina.
  • L’infezione cervicale o vaginale ne è un’altra causa. È il caso del Verruca Virus che colpisce principalmente la zona vaginale e provoca bruciore, prurito nella vagina insieme a scariche marroni.

Perdite marroni durante la gravidanza è normale | MammeOggi.it

  • Anche se molto più rara, ma grave, un’altra causa di questo fenomeno è la gravidanza molare. Nella gravidanza molare l’embrione non cresce correttamente e ci sono delle anomalie nelle cellule che crescono per formare la placenta.
  • Al pari di una gravidanza molare, la gravidanza ectopica, è un’altra causa di spotting e si verifica quando l’ovulo fecondato va ad impiantarsi al di fuori dell’utero. Nella maggior parte dei casi, l’uovo si deposita nelle tube di Falloppio e ciò da luogo ad una gravidanza tubarica. Entrambe le gravidanze ectopiche e molari, devono essere rimosse il più presto possibile per la sicurezza della madre.
  • Un’altra causa può essere uno sfortunato aborto spontaneo, in cui il corpo disperde il feto, spesso per motivi sconosciuti.

Perdite marroni nel primo trimestre, come reagire

Introdotto quanto precede, cerchiamo di compiere un ulteriore passo in avanti e approfondiamo il tema delle perdite in gravidanza concentrandoci sul primo trimestre. E ricordiamo altresì che i cambiamenti imprevisti nelle quantità, nel colore e nell’odore delle secrezioni devono comunque essere segnalati al ginecologo il prima possibile, affinchè possa essere efficacemente condivisa con lui qualsiasi tipo di analisi e di eventuale terapia.

Perdite marroni nel primo trimestre: come reagire | MammeOggi.it

Ebbene, una delle perdite più tradizionali nel primo trimestre di gravidanza è quella delle perdite gialle, da non confondersi con il muco cervicale giallastro. Se hanno un odore fortemente sgradevole, potrebbero essere indice di un processo infiammatorio dell’utero o delle sue appendici. Ed è pertanto opportuno cercare di condividere tale scenario con il proprio medico, affinchè possa essere indicata una efficace terapia antinfiammatoria, che aiuti a preservare la gravidanza.

Una seconda tipologia di perdita è quella “rossa”. Si tratta in questo caso di un sanguinamento vero e proprio che – al di là delle perdite da impianto – dovrebbe indurre la donna a contattare urgentemente il proprio medico. Nel caso più grave, infatti, le perdite rosse potrebbero essere un sintomo di potenziale aborto spontaneo. Naturalmente, pur senza allarmismi, sarebbe dunque il caso di ricorrere tempestivamente alla consulenza di un medico o dell’ospedale.

Perdite gialle e rosse n gravidanza | MammeOggi.it

Una terza tipologia di perdite nella prima parte della gravidanza è legata alle c.d. “perdite bianche” che, se abbondanti, e con grumi, potrebbero essere un sintomo di candidosi vaginale o mughetto. Si tratta in questo caso di perdite generalmente non gravi, che sono altresì piuttosto comuni tra le donne, poiché favorite dall’ambiente caldo e umido che è creato dalle perdite vaginali abbondanti che si forma all’inizio della gravidanza, e che è quindi il posto ideale per la propagazione delle infezioni fungine. Generalmente il tutto è anche accompagnato da una sensazione di bruciore nella zona vulvovaginale, intensificato durante la notte o dopo un rapporto sessuale. Meglio dunque accertare la propria condizione da un ginecologo e, eventualmente, procedere a una terapia prescritta.

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Altra tipologia di perdita è quella “abbondante” e “schiumosa”, di colore grigiastro o verdastro. In questo caso potrebbe trattarsi di un’infezione sessualmente trasmessa: una condizione da curare e contrastare, al fine di non influenzare negativamente sullo sviluppo del feto.

Detto ciò, la terapia non potrà che dipendere dal tipo di perdita e dall’infezione in corso. Se si tratta di vaginosi batterica, ad esempio, la condizione potrebbe ristabilirsi da sola. Per la candida si può invece utilizzare una crema o un antimicotico. Per le infezioni più gravi, sarà il medico stabilire la giusta terapia, caso per caso.

Per quanto ovvio, un sana prevenzione di queste perdite non potrà che passare dalla cura della propria igiene intima, utilizzando un sapone delicato sui genitali e indossando indumenti intimi che possano permettere alla zona dei genitali di traspirare. Non utilizzare mai spray vaginali o deodoranti, nè sedersi con un costume da bagno umido. Prima di mettere le mutandine e i vestiti dopo una doccia, assicurarsi che la zona sia completamente asciutta.

In caso di dubbi e di perplessità, vi consigliamo di contattare il vostro medico di fiducia. .

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