Storie di vita

Partorire può salvare la vita: ecco una incredibile storia di vita!

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La storia che vogliamo raccontarvi oggi ha per protagonista una giovane mamma, Samantha McRoberts. Quando la donna è arrivata in ospedale per dare alla luce la terza figlia, Marley, le è stato detto che era in gravissimo pericolo poiché una delle sue valvole cardiache stava cedendo. Pertanto, la donna poteva morire in qualsiasi momento del travaglio.

La donna, che lavora come cassiera in un supermercato, aveva scoperto di essere in dolce attesa del terzo figlio nell’estate del 2012. La notizia aveva naturalmente avuto un effetto straordinariamente positivo: sia lei che il marito Chris erano particolarmente entusiasti di allargare la famiglia. Tuttavia, ben presto Samantha si rese conto che qualcosa non andava per il verso giusto. La donna era più stanca rispetto alle altre gravidanze, soffriva di nausee continue, aveva il fiato corto. Visitata più volte dai medici, i dottori continuavano a rassicurarla dicendole che probabilmente il tutto era dovuto a una forma asmatica.

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Tuttavia, la verità era ben diversa. E quando la donna ha subito l’anestesia spinale, come pianificato per il parto cesareo, la sua vita ha rischiato di spegnersi: il cuore ha perso colpi e i dottori hanno cercato di stabilizzarla mentre le ostetriche monitoravano la bimba. “Sentivo a mala pena i rumori intorno a me, le voci dei dottori che mi chiedevano di rimanere sveglia mentre io continuavo a perdere coscienza” – ricorda la donna al Daily Mail.

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Risvegliata tre ore dopo, i dottori le comunicano che il suo cuore aveva cessato di battere diverse volte, ed era stata letteralmente “salvata” dalla prontezza del team che era giunto in suo soccorso. Un’ecografia cardiaca le aveva poi rivelato la presenza di un danno alle valvole del cuore, con uno di tali elementi che era andato pressochè distrutto a causa, si pensa, di una febbre reumatica infantile.

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I guai per Samantha non sono tuttavia finiti qui. La donna deve infatti essere sottoposta a un’operazione al cuore che, fortunatamente, affronta con la consapevolezza e la positività di essere supportata dal fatto di non volere lasciare i propri figli senza mamma. Nel corso del mese di luglio del 2013 la giovane è riuscita a tornare a casa: è seguito un lungo periodo di inattività e di riposo, garantito dall’operosità del marito. Fortunatamente, adesso l’operazione è solo un ricordo, per quanto non troppo remoto.

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Una bellissima storia di vita, con la piccola Marley che è stata una vera e propria spia di allarme per sanare una situazione che si protraeva da tanto tempo e che avrebbe potuto mettere in serio pericolo la propria mamma. Congratulazioni alla nuova famiglia allargata!

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