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Musica per neonati, la verità sugli aspetti terapeutici

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Da diversi anni è cresciuta la sensibilità sul tema dell’ascolto della musica per bambini e neonati. Ma quale è la verità? È davvero così importante approcciare correttamente alla musica? La risposta è discretamente positiva. È d’altronde ben noto come la musica possa arricchire l’animo sensibilizzandolo e avvicinandolo alla natura, e che i bambini possano godere di immediati vantaggi in termini di miglioramento delle capacità di comunicazione, proprio attraverso la musica.

Qualche tempo fa Edwin E. Gordon, Research Professor presso la South Carolina University, e presidente onorario dell’Associazione Italiana Gordon per l’apprendimento musicale, ebbene modo di sottolineare in maniera molto chiara quali siano i vantaggi derivanti dalla diffusione della musica nei neonati e nei bambini di età prescolare. Su tale scia valutativa intervenne inoltre Leonardo Trevisan, docente e musicologo veneziano, della Fondazione Premio Altino, che intervistato affermò come “se la musica viene fatta ascoltare in forma progressiva, gli effetti sono quelli che fanno appello a tutte le facoltà, all’affettività, per quel che riguarda la melodia musicale; alla sensorialità per quanto riguarda il ritmo; all’intelligenza, per tutto ciò che è armonia e presa di coscienza del linguaggio musicale”.

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In tal proposito, recentemente è stato compiuto un interessantissimo studio, pubblicato su Proceedings of the National Acadmy of Sciences. Sostanzialmente, a un gruppo di bambini di due o tre giorni di vita erano stati fatti ascoltare dei brani musicali in cuffia mentre erano addormentati. E, contemporaneamente, venivano misurate le loro risposte encefaliche. Ebbene, lo studio ha evidenziato la dote innata del cervello umano di reagire alla ritmica musicale, individuando le battute in sequenze sonore ritmiche, e percependo variazioni in modo preciso (e in alcuni casi, sottolinea la ricerca, giungendo ad anticipare le note).

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Oltre allo sviluppo delle capacità di comunicazione, sottolinea infine Trevisan, vi sarebbero anche effetti importanti sotto il profilo terapeutico. “Alcuni studi condotti nel reparto maternità di un ospedale della Florida hanno evidenziato che l’ascolto quotidiano di una cassetta musicale di 60 minuti, contenente ninnenanne o canzoni per bambini, porta ad abbreviare la durata del ricovero ospedaliero (di almeno cinque giorni) dei neonati prematuri e di basso peso – racconta Trevisan. – Nel gruppo di neonati che ascoltava le canzoni, rispetto al gruppo che non l’ascoltava, il calo di peso era minore, la quantità di latte assunto più elevata e il livello di stress meno accentuato“.

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