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Morta a 38 anni. E nessuno sa spiegare il perché. Francesca Maria, giovane mamma di due figli, arriva in pronto soccorso con fortissimi dolori allo stomaco e le assegnano un codice giallo. Nel giro di un’ora è dichiarato il decesso

 

Francesca Maria Buscemi, 38enne, è arrivata al pronto soccorso del Policlinico di Palermo alle 6,30 di sabato. La signora, mamma di due bambini, aveva dolori allo stomaco e al petto e un forte senso di nausea, come è stato riferito in sede di denuncia. Il marito ha avuto il tempo di farla scendere dalla macchina e andare a posteggiare, al suo ritorno la moglie era già entrata in sala visite. Al triage le era stato assegnato il codice giallo, cioè la sua situazione era stata valutata come un’emergenza. Nel giro di un’ora, hanno riferito i familiari ai carabinieri, come riporta Repubblica la donna è stata dichiarata morta. Tutte le ipotesi sono aperte. Il dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia dei familiari. Adesso c’è da capire cosa la signora aveva riferito al triage, la cartella clinica è stata sequestrata. La procura ha disposto l’autopsia. (Continua dopo la foto)

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Una vicenda drammatica ed estremamente dolorosa, i cui particolari andranno definiti da un’inchiesta della magistratura. Al vaglio degli inquirenti diverse testimonianze come quella di un uomo secondo il quale la donna avrebbe perso i sensi e si sarebbe accasciata durante l’attesa, ma tale circostanza andrà verificata in sede di indagine.  (Continua dopo le foto)

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Le cause del decesso della donna sono ancora ignote e solo l’autopsia potrà dire cosa è accaduto. Il dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha aperto un’inchiesta dopo la denuncia dei familiari. Adesso c’è da capire cosa la signora aveva riferito al triage e se i medici le abbiano assegnato il giusto codice di gravità. Nel frattempo la cartella clinica di Francesca Maria Buscemi è stata sequestrata: i prossimi giorni saranno determinanti per accertare se si sia trattato di una disgrazia inevitabile oppure di un gravissimo episodio di malasanità.