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Mestruazioni abbondanti, cosa può voler dire?

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Si chiama “ipermenorrea” ed è una situazione contraddistinta da mestruazioni abbondanti, con frequenti perdite ematiche mestruali che si prolungano oltre gli ordinari 7 giorni e, a volte, metrorragia (ovvero perdite ematiche vaginali inattese durante la fase intermestruale).

Quando si può parlare di ipermenorrea

Di norma si può parlare di ipermenorrea quando il ciclo è regolare ma molto abbondante (con perdite ematiche superiori agli standard 30-35 ml, e in grado di toccare anche gli 80 ml). Purtroppo, però, non è facile cercare di comprendere quale sia l’effettiva perdita di sangue, considerato che viene stimato che circa la metà delle perdite sia rappresentata da trasudato endometriale, liquidi extra-ematici e muco.

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Cosa comportano le mestruazioni abbondanti

Le mestruazioni abbondanti non sono solamente sgradite per le loro perdite ematiche. È infatti possibile collegare l’ipermenorrea all’anemia sideropenica, ovvero nella carenza di ferro. Per questo motivo, in caso di ipermenorrea è consigliabile una integrazione di ferra: nelle ipotesi più gravi di mestruazioni abbondanti, potrebbe essere altresì necessario procedere con delle trasfusioni di sangue per poter riequilibrare le perdite ematiche.

Cause delle mestruazioni abbondanti

Le mestruazioni abbondanti avvengono perché l’utero non è in grado di bloccare la perdita di sangue, ovvero non riesce a emostatizzare nel momento in cui si ha il distacco dello strato funzionale dalla mucosa. L’ipermenorrea potrebbe essere una spia di alcuni problemi come adenomi, miomi, polipi uterini e patologie organiche genitali in genere, e in alcuni casi potrebbe essere altresì il campanello d’allarme di patologie molto gravi come nefropatia, leucemia, ipertensione (patologie sistemiche).

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In ogni caso, è bene non saltare a valutazioni troppo drammatiche prima di aver compreso quale sia la ragione del fenomeno. In alcuni casi, infatti, l’ipermenorrea risulta essere determinata dall’introduzione di corpi estranei in vagina, come gli apparecchi intrauterini ad azione contraccettiva che potrebbero irritare la mucosa e provocare ipermenorrea. Non solo: possono costituire frequente ipotesi di ipermenorrea anche l’assunzione di alcuni farmaci antipsicotici ed antidepressivi.

Terapie ormonali per le mestruazioni abbondanti

Numerose sono le terapie ormonali per le mestruazioni abbondanti. Come ricordava SaperiDoc, in un approfondimento nel quale si citavano anche le linee guida più attuali, i contraccettivi orali potrebbero essere uno degli strumenti più utili. Tali elementi “possono essere usati per ridurre il flusso mestruale”. A supporto di ciò veniva citato uno studio controllato randomizzato, che “ha dimostrato una riduzione della perdita ematica mestruale nel breve termine di 43% con l’utilizzo di un COC contenente 30 mcg di etinilestradiolo e 150 mcg di levonorgestrel”, e che “tale riduzione era maggiore rispetto all’utilizzo di naprossene, minore rispetto all’assunzione di acido mefenamico o danazolo”.

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Altra terapia ormonale può essere riferibile alla somministrazione ciclica di progestinico orale o con le formulazioni progestiniche iniettabili, particolari composti formati “uno steroide di sintesi (medrossiprogesterone acetato o noretisterone enantato) che dalla sede di iniezione viene lentamente rilasciato in circolo. Rappresentano un metodo contraccettivo ormonale long-acting il cui effetto collaterale più frequentemente riportato è l’amenorrea (34-35% delle donne)”.

Ancora, citava il sito internet, tra le terapie più diffuse vi sono il danazolo, androgeno sintetico che ha un’attività antiestrogenica e antiprogestativa con conseguente atrofia endometriale. Recenti studi coordinati dimostrano una certa efficacia nel dimezzare il flusso mestruale. Simile al danazolo è il gestrinone.

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Terapie non ormonali per le mestruazioni abbondanti

Altrettanto numerose sono le terapie non ormonali. Tra di esse, spicca l’acido tranexamico, un inibitore competitivo dell’attivazione del plasminogeno, non induce aggregazione piastrinica, ma agisce come antifibrinolitico su coaguli già formati. Sempre secondo SaperiDoc, “studi a lungo termine non hanno evidenziato un aumento dell’incidenza di trombosi nelle donne trattate, risultata comparabile alla frequenza spontanea di trombosi nella popolazione femminile”.

Ancora, possono essere utilizzati dei farmaci antinfiammatori non steroidei, che possono sopprimere sintesi di prostaglandine attraverso l’inibizione dell’enzima cicloossigenasi. “L’etamsilato sembra agire a livello capillare, l’assunzione orale è prevista dall’inizio del flusso ematico (500 mg 4 volte al giorno) e si accompagna a una riduzione del flusso ematico di 13.1%” – segnalava inoltre lo spunto di approfondimento.

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Perché è bene non allarmarsi

Ad ogni modo, e nonostante le mestruazioni abbondanti possano essere un segnale da approfondire, è bene non allarmarsi. Le mestruazioni abbondanti sono infatti la norma per alcune donne, considerando che alcune di queste hanno un ciclo più abbondante, e altre meno abbondante. Se tuttavia il ciclo è davvero abbondante, potrebbero sorgere problemi legati all’anemia, e quindi sarebbe bene controllare i propri livelli di ferro in maniera costante, assumendo degli integratori qualora si rendesse necessario.

Successivamente, se invece la donna non ha delle mestruazioni abbondanti, ma le stesse iniziano a verificarsi con insistenza, è importante consultare un medico considerato che – come abbiamo già accennato – potrebbe un problema collegato alla propria salute. È buona norma pertanto domandare al proprio medico un parere specialistico sul problema delle mestruazioni abbondanti, chiedendo altresì se sia o meno il caso di prendere vitamine o integratori.

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Infine, considerate se vi siano stati alcuni fattori scatenanti. Qualche esempio?

  1. Pubertà: il ciclo potrebbe essere abbondante per via dello squilibrio ormonali. Uno squilibrio fra gli estrogeni e il progesterone potrebbe infatti favorire un flusso più intenso. Pertanto, superata questa fase il ciclo dovrà tornare ordinario.
  2. Pillola: se si ha appena smesso di prendere la pillola, è bene sapere che questo contraccettivo è in grado di rendere le mestruazioni più leggere. Pertanto, quando si smette di prenderla è normale che il ciclo possa incrementare di quantità.
  3. Spirale: inserendo la spirale c’è la possibilità che il ciclo sia più abbondante per i primi mesi. Il corpo assume infatti che la spirale sia un “intruso”, e questo può tradursi in flussi più abbondanti.
  4. Parto: una volta partorito, il flusso potrebbe essere più abbondante del solito, soprattutto se non si può allattare al seno. Il flusso regolare dovrebbe tuttavia ritornare dopo qualche mese.

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