Gravidanza

Mamme digitali preferiscono Google al medico

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Le future mamme si riscoprono sempre più dipendenti dalla tecnologia. Per averne una conferma, basti verificare il comportamento di una buona parte delle donne in gravidanza, che per chiedere informazioni e dettagli sulla loro condizione, preferiscono appellarsi ai motori di ricerca che al medico.

Ad affermarlo è uno studio della Penn State University, secondo cui la pratica di domandare informazioni su Internet (leggendo articoli online, guest post, contenuti informativi, etc.) fra le donne che aspettano un bimbo (o una bimba) sarebbe molto più diffusa di quanto non si possa ritenere.

In particolare, dichiara Jennifer Kraschnewski, una delle coordinatrici della ricerca, “abbiamo scoperto che le donne che aspettano il primo figlio sono turbate all’idea che la prima visita prenatale arrivi non prima delle otto settimane di gravidanza. Queste donne riferiscono di usare Google e altri motori di ricerca proprio per avere risposte alle loro domande e per chiarire i dubbi prima della visita dal medico“.

Oltre a quanto sopra, è emerso come dopo il primo controllo le future mamme digitali tornano su Internet e concentrano sui motori di ricerca e sui social media gli sforzi per poter individuare risposte ritenute soddisfacenti, considerato che il materiale informativo erogato dal medico spesso viene ritenuto come non pienamente adeguato.

I risultati mostrerebbero pertanto che per molte donne le indicazioni e i materiali consigliati dal medico sarebbero obsoleti o poco attendibili. Di contro, le donne preferiscono rivolgersi a mezzi ben più tecnologici, evidentemente in grado di conferire loro un livello di aggiornamento che il proprio caro dottore non riesce a garantire. Attenzione, tuttavia, alle “trappole”: su milioni di siti dedicati a mamme e gravidanze, meno del 5% è gestito o sponsorizzato da società mediche.

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